JESI – Nuove strutture in arrivo per la sanità cittadina ma intanto, all’attuale ospedale Carlo Urbani, manca personale. «Grave carenza di medici e infermieri, taglio dei posti letto, inevitabili disagi ai pazienti» evidenzia la situazione con una interpellanza la consigliera Pd Emanuela Marguccio, che chiede che le «insostenibili criticità» siano presto poste su un tavolo di confronto.
Elenca Marguccio: «Al Pronto Soccorso prestano servizio solo 10 medici, di cui 2 medici turnisti del 118, anche se, in base all’organico stabilito, dovrebbero essere 15. Negli ambulatori di Urologia l’organico è stato dimezzato da 8 a 4 medici. I posti letto nel reparto di Pneumologia sono stati ridotti da 26 a 8».
Inoltre, prosegue la consigliera: «Nel reparto di Medicina sono stati tagliati posti letto per carenza di medici e il personale in servizio, nonostante sia insufficiente, deve anche svolgere turni di lavoro presso l’Ospedale di Cingoli. In tutti i reparti, non solo nei menzionati, la carenza di personale e il taglio dei posti letto è una costante che non può continuare a tenere in ostaggio un ospedale che risponde alle necessità di 110.000 marchigiani».
Secondo Marguccio: «L’encomiabile lavoro dei medici e degli infermieri, che con grande impegno e dedizione si adoperano per cercare di colmare insostenibili lacune pur di offrire risposte ai bisogni dei pazienti, è usurante e non può rappresentare la soluzione che le Istituzioni offrono ai Cittadini. Sono rimasti senza risposta i ripetuti appelli provenienti dal personale sanitario e Tribunale per i diritti del Malato e Comitato a difesa dell’ospedale di Jesi hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica per denunciare le carenze dell’ospedale di Jesi». Dunque, «Per quale motivo, constatate le forti criticità gestionali e operative dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi, l’Amministrazione Comunale non ha ancora provveduto ad attivare un tavolo di confronto in Comune. Come si è adoperata o intende procedere per chiedere alla Giunta regionale di intervenire con urgenza per migliorare questa insostenibile situazione?».