JESI – Verrà effettuata a breve la verifica di vulnerabilità sismica della palazzina ex Asl di via Gallodoro, di proprietà del Comune. L’immobile, attualmente utilizzato dal centro sociale Tnt, potrebbe essere usato per ospitare gli studenti delle scuole jesine, non del tutto adeguate alla luce delle restrizioni dettate dall’emergenza Covid-19. L’amministrazione ha già impegnato 45 mila euro e conta di avviare l’approfondimento strutturale entro il mese di agosto. Difficile, tuttavia, che l’edificio sarà pronto per settembre.
«Bene la verifica di vulnerabilità sismica, ma – vorrei sbagliare – i tempi dei conseguenti lavori non mi sembrano compatibili con la riapertura delle scuole e con il necessario trasferimento del TNT in spazi adeguati», il parere di Samuele Animali di Jesi in Comune. Molto attenta alla questione è anche Emanuela Marguccio, consigliera comunale del Pd e insegnante.
«In attesa di conoscere la decisione definitiva dell’amministrazione comunale in merito alle sorti del plesso Martiri della Libertà, che pare sia ancora quella di dividerlo tra Palazzo Carotti e il Mestica nonostante tutte le criticità rilevate, ricordo che mancano, compreso Ferragosto e weekend, solo 45 giorni al 1°settembre, ed ho concesso davvero troppo tempo, visto che un’ intera scuola dovrà spostarsi negli spazi che le verranno assegnati e organizzarsi per accogliere gli alunni, nel pieno rispetto, oltretutto, delle linee guida per l’ emergenza Covid-19. Non è poca cosa – il commento di Emanuela Marguccio -. Aggiungo che purtroppo il tempo per trovare la soluzione “quasi perfetta” è scaduto, tanto che un’ intera comunità scolastica si è vista costretta ad attivarsi più volte per chiedere una sede provvisoria adeguata, problema evidente che già preoccupava molto prima della comparsa del Coronavirus. Intanto sono arrivati i finanziamenti a Comuni e Province per destinare spazi adeguati a ogni ordine e grado di scuola, spazi che, terminata l’ emergenza sanitaria, saranno certamente utili alla città per molteplici finalità. All’amministrazione e ai suoi tecnici spetta il compito di valutare tutti i parametri per garantire la sicurezza, che non sono soltanto quelli relativi all’emergenza in corso, ma anche quelli necessari per assicurare il rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza dei locali e degli edifici assegnati nel caso specifico alle scuole. Detto questo, occorre ricordare che l’amministrazione ha rifiutato l’ opportunità di utilizzare la struttura di Montecappone e che nella palazzina ex Asl di via Gallodoro, altro edificio preso in considerazione per accogliere il plesso Martiri della Libertà, sono in corso verifiche per valutarne la vulnerabilità sismica, saranno con ogni probabilità necessari altri interventi e sembra, al momento, complicatissimo o forse impossibile, garantire la spendibilità di questo spazio per lo svolgimento della didattica in presenza a settembre, a meno che non arrivino sostanziose novità dai tecnici».
La consigliera Marguccio, a tale proposito, ha proposto l’ex Cuppari di Corso Matteotti/vicolo Angeloni. «La sede dell’ex Ateneo jesino – sostiene – possiede già i parametri di sicurezza necessari, ma in tal caso il Comune deve confrontarsi con la Fondazione Colocci, la Provincia, le due Istituzioni scolastiche interessate, perché si trovi la miglior soluzione nel minor tempo possibile per tutti gli alunni di entrambi gli ordini di scuola coinvolti. Mancano pochi giorni al prossimo Consiglio Comunale e chiedo all’amministrazione, a nome di tutto il gruppo consiliare Pd, di adoperarsi con ogni mezzo per poi comunicare la soluzione che permetta di riunire in un unico edificio la scuola Martiri della Libertà, tenendo ovviamente conto delle necessità e dei bisogni propri della Scuola Primaria. Se poi la risposta arriverà prima del prossimo Consiglio, ben venga. Magari».