JESI – È botta e risposta tra l’Ente Palio San Floriano e Jesi in Comune che nei giorni scorsi aveva chiesto
a quanto ammonta il contributo pubblico (leggi l’articolo) stanziato per la manifestazione, manifestando perplessità nella gestione dei fondi in favore delle associazioni culturali.
«L’intera manifestazione del Palio di San Floriano – fa sapere il presidente dell’Ente Palio Matteo Giampieri – non ha costi per 20.000 euro, come indicato erroneamente nel comunicato in questione, ma, purtroppo, molto di più. Per quanto riguarda i contributi di enti pubblici, in particolare, quelli comunali, ad
oggi, non è nemmeno certo che siano erogati, né, tanto meno, sono conosciuti nel loro ammontare.
Ad ogni modo, stupisce che Jesi in Comune, benché abbia la propria sede a pochi metri di distanza da quella dell’Associazione Ente Palio San Floriano, non si sia curata e non abbia provveduto a domandare delucidazioni, richieste, domande e quant’altro a riguardo al Consiglio Direttivo dell’Associazione stessa, né ai consiglieri, anche comunali, Giancarlo Catani e Matteo Baleani vice Presidente, in altre sedi come i consigli comunali e, ovvero, le commissioni.
Diversamente, Jesi in Comune ha preferito ricorrere, impropriamente per i motivi suddetti, alla stampa. Tuttavia, siamo certi della sua buona fede e ci auguriamo che ciò sia da stimolo per un dialogo costruttivo ed intelligente, nonché per un incontro pubblico (a memoria la prima associazione culturale a farlo), pure per quanto concerne il bilancio dell’Associazione Ente Palio San Floriano, di recente approvato (sia nella forma del consuntivo di fine anno 2017 che di preventivo 2018) qualche giorno fa nell’assemblea dei soci, al fine di consentire a tutta la cittadinanza di prender conoscenza di ogni aspetto. In proposito, per completezza, teniamo a ricordare che l’evento del Palio di San Floriano, come tutti gli anni, è assolutamente gratuito, pure quest’anno, che l’Associazione organizzatrice sostiene 5 scuole sportive medievali gratuite per tutti i soci, svolgendo un incredibile lavoro sociale per la comunità, che ogni anno è donato un contributo non indifferente ad un’altra associazione (tra le ultime, IOM, Unitalsi e Caritas), che permette alle scuole di partecipare gratuitamente a laboratori culturali, donando anche circa 400 campanelle all’anno alle classi prime delle elementari di Jesi». Giampieri precisa inoltre «l’assoluta trasparenza della rendicontazione dell’Associazione comunicata dall’assessore Luca Butini (e non dal consigliere Matteo Baleani), siamo certi che Jesi in Comune compirà le stesse richieste, di rendicontazione e quant’altro, come indicato nel suo comunicato stampa, a tutte le altre associazioni culturali del comune di Jesi che usufruiscono di contributi, in favore di una equa trasparenza e logica omogeneità».
La risposta del gruppo di minoranza non si è fatta attendere: «Il nostro comunicato prende spunto dalla partenza del Palio ma si rivolge all’amministrazione comunale per porre alcune domande. Quesiti che non pongono ombre sul vostro operato ma, al contrario, cercano di fare chiarezza anche nel vostro interesse. Non possiamo rivolgerci a voi perché abbiamo la necessità di lavorare sulla documentazione fornita dal comune. Per esempio, la rendicontazione del Palio dovrebbe essere depositata, protocollata e poi richiesta copia attraverso un accesso agli atti. Sulla necessità di richiedere la rendicontazione a tutti i beneficiari di contributi pubblici, sfondate una porta aperta. Infatti, durante l’approvazione in consiglio comunale del bando cultura, abbiamo proposto una mozione che chiedeva proprio l’obbligatorietà del report economico subordinato all’erogazione del contributo. La maggioranza, di cui Baleani e Catani fanno parte, ha votato contro il documento (come accade spesso). Butini ha motivato la bocciatura affermando che alcune associazioni potrebbero non essere in grado di produrre un documento del genere». Jesi in Comune conclude: «Nel 2017 l’ente Palio ha usufruito di 6600 euro ( imponibile) di benefici economici ( locali, materiali e personale) più 5.000 euro di contributo. Nel 2016 il contributo erogato è stato di 5.500 euro. L’ente Palio vuole affermare che uno dei più grandi eventi culturali della città nel 2018 non riceverà nessun aiuto economico? Se dovesse accadere, attraversate la strada e troviamo una forma di protesta condivisa. Se invece vogliamo rimanere nel pianeta Terra, aiutateci ad ottenere i risultati del bando e diamo la possibilità alle altre associazioni di organizzare, comodamente, le loro iniziative».