JESI – Le notti del Palio di San Floriano sotto la lente della recente ordinanza sindacale – 4 maggio – che ne disciplina somministrazioni di bevande e limitazioni di orari di esercizio nei locali del centro.
Una novità annunciata e dal “passo graduale“, per la prima volta messa in atto con l’intento, in via sperimentale, di prevenire possibili episodi di vandalismo, in particolare con abbandono e lancio di bottigliette di vetro o lattine in danno di chi frequenta la manifestazione e salvaguardare anche la pubblica quiete.
Mentre per le taverne del Palio la cessazione dell’attività, come già si sapeva, è prevista per la mezzanotte, rimaneva da definire l’orario di chiusura posticipato e sincronizzato degli altri esercizi del centro, orario che è stato individuato nelle ore 3 mentre ogni diffusione sonora all’esterno dovrà cessare alla mezzanotte.
Per la durata della manifestazione di questo fine settimana, relativamente ai giorni che vanno da giovedì 10 a domenica 13 maggio, l’ordinanza si applica all’interno del perimetro compreso tra Costa del Montirozzo, via Garibaldi, via Nazario Sauro, via Mura Occidentali, via Pastrengo, via San Martino, via XV Settembre, via Mazzini, via Rosselli, via del Torrione. Sono previsti varchi d’entrata presidiati per i controlli, dove l’ordinanza sarà affissa come sarà affissa anche nei locali interessati. Un “piano sicurezza” al quale sono chiamati Polizia Locale e forze dell’ordine in stretta sinergia.
Dentro questo perimetro, dunque, vietato introdurre bottiglie o contenitori di vetro o alluminio. Divieto assoluto, dopo le ore 22, di somministrazione e vendita, anche per asporto, di bevande e alimenti in contenitori di vetro o alluminio. Prima delle 22 è vietata la vendita per asporto negli stessi contenitori. Le bottiglie di plastica potranno essere vendute soltanto se aperte e prive del tappo di chiusura (per evitare lanci inappropriati). Le sanzioni amministrative per chi è colto a non rispettare i divieti? Presto detto. Intanto 50 euro per chi non espone l’ordinanza all’ingreso dei pubblici esercizi e altrettanti per chi introduce contenitori “proibiti”. Quindi 200 euro per l’inosservanza della cessazione di diffondere musica e per quella relativa al divieto di somministrazione in contenitori in vetro e alluminio. Chi non sospende per le 3 qualunque attività, 350 euro la sanzione prevista.