Jesi-Fabriano

Pallavolo, la Clementina 2020 aspetta l’inizio del campionato

C'è tanta voglia di giocare in casa Clementina e Veruska Anacleti non la nasconde: vedere finalmente in campo la neonata formazione nella serie B1 femminile

Eleonora Gatto, palleggiatrice della Clementina 2020

La Clementina 2020, società nata in estate dalla fusione tra Castelbellino e Moie per vivere una stagione da protagonista in serie B1 femminile, sfoglia la margherita.

Veruska Anacleti è la prima tifosa della società, sponsor e presenza preziosa per la gestione di un progetto ambizioso e che viene da lontano.

«La lunga attesa sembra che possa finire nel weekend del 23-24 gennaio quando il campionato di B1 dovrebbe scattare – dice la dirigente – e uso il condizionale non a caso perché tra la stagione scorsa e questa che di fatto ha prodotto solo costi, è successo di tutto«.

L’estate ha disegnato un percorso nuovo in Vallesina che attende di essere concretizzato.

«Noi ci speriamo, la passione è tanta – dice Veruska Anacleti – ma anche per le ragazze, tutte ottime atlete oltre che eccellenti ragazze, non è facile allenarsi da 4 mesi senza giocare mai«.

La Federazione Italiana Pallavolo nel frattempo ha deciso di sospendere la possibilità di fare allenamento per tutti i gruppi giovanili fino al 15 gennaio.

«Si fa tanta fatica per portare i ragazzi e le ragazze in palestra a giocare a pallavolo e ora anche coloro che vorrebbero farlo trovano le palestre chiuse. Difficile da capire e anche per le società diventa difficile andare avanti perché i costi sono tanti e la possibilità di raccogliere aiuti dagli sponsor, è sempre minore«.

Il campionato di B1 ridisegnato dalla Fipav prevede le tre portacolori marchigiane, Lardini Filottrano, Clementina 2020 e Pieralisi Jesi ancora insieme come già accadeva nel girone D che sostanzialmente è stato diviso in 2 parti. Da una parte le marchigiane insieme alla 3M Perugia più Cesena e Imola. Il calendario non c’è ancora ma sarà pubblicato nelle prossime settimane.

«Non vediamo l’ora di giocare – chiude Anacleti – ma finchè non sento il fischio dell’arbitro resterò con le dita incrociate. Vedo quello che sta succedendo in A1 e A2, con partite rinviate per i contagi. Nessun gruppo è al riparo ma sono ottimista e spero di giocare. Poi il campo deciderà chi merita più degli altri«.