JESI – Attimi di panico ieri mattina al Centro commerciale La Fornace di Jesi, verso le 8, quando l’ipermercato era ancora chiuso al pubblico. Quattro uomini di colore si sono introdotti all’interno della galleria, passando per una porticina laterale usata dal personale delle pulizie e dei negozi. Si sono diretti al Bar Biffi, dove la barista era intenta a sistemare e preparare le vetrine espositive delle colazioni. Hanno preteso di essere serviti, anche se il bar era ancora chiuso al pubblico.
«Me li sono trovati davanti e hanno preteso, con modi sgarbati, di essere serviti, volevano cappuccini e caffè – ha raccontato la barista – ma visto che il bar era ancora chiuso al pubblico, ho detto loro che non potevo. Così si sono messi a urlare e mi hanno minacciata». La barista spaventata ha chiesto loro di allontanarsi ma sembra che i quattro energumeni non sentissero ragioni. Anzi, hanno alzato i toni. Finché non è intervenuta la ragazza della pizzeria a difendere la collega: «Non vi vergognate a trattare così una donna?», avrebbe detto per allontanarli, aggiungendo che avrebbero chiamato i Carabinieri.
Solo a quel punto, si sono allontanati continuando a sbraitare. «Il centro commerciale apre al pubblico alle 8,30 – spiega la titolare del Bar Biffi Valentina Palmieri – ma questi uomini sono entrati da una porta di servizio laterale, utilizzata dai dipendenti dei negozi e dal personale delle pulizie. La mia dipendente ha subìto un grosso spavento, temeva che potessero metterle le mani addosso. E non è la prima volta che accade, è una problematica del centro, che non ha neanche le telecamere lungo la galleria».
I precedenti
E se ieri mattina la vicenda si è conclusa senza conseguenze per la barista, grazie anche all’intervento della dipendente della pizzeria, si sono succeduti altri episodi nel corso dei mesi. Lo scorso dicembre sempre in questo orario di pre-apertura tra le 8 e le 8,30 si sono anche verificati furti e danneggiamenti. Preso di mira il negozio “K&S”, dove era stato asportato un Babbo Natale appoggiato davanti all’ingresso vicino alla cassetta delle letterine dei bambini. Divelta anche una vetrina espositiva di gioielli e bracciali da uomo, che era stata ripulita della merce per un valore di circa 2000 euro. Inoltre, era stata rubata una lavatrice in esposizione lungo la galleria, prima dell’ingresso del supermercato Oasi.
L’appello dei commerciano
«Chiediamo al direttore che faccia qualcosa per arginare questa situazione – concludono i commercianti esasperati – visto che non c’è un servizio di vigilanza almeno che vengano adottate delle misure diverse a tutela di chi si reca al lavoro prima dell’apertura al pubblico. Per noi è un rischio trovarci di fronte questi soggetti a centro commerciale chiuso».