JESI – Nessun rancore. Paola Lenti evita polemiche nel commentare la decisione del sindaco Massimo Bacci di ritirarle le deleghe da assessore alla partecipazione. Ma conferma che la scelta è stata unilaterale, definendola «un’estromissione dall’Esecutivo».
«A seguito della scelta ormai nota del sindaco Bacci, vorrei ringraziare tutti coloro che, dopo il percorso “civico” in Jesiamo iniziato nel 2011, mi hanno espresso con il voto e non, la loro fiducia, permettendomi di vivere questa esperienza: gli elettori, tutte le associazioni e il loro coordinamento, le strutture amministrative cittadine e del territorio, le istituzioni scolastiche, con le quali ho avuto modo di collaborare e confrontarmi nella massima disponibilità e sintonia nel corso dei vari progetti sostenuti – il commento di Paola Lenti, la candidata di lista più votata in assoluto alle scorse amministrative -. Con mio grande dispiacere non potrò portare avanti e continuare a “condividere” gli obiettivi in cantiere, fra i quali: lo sviluppo dei comitati di quartiere come strumento di partecipazione attiva dei cittadini, gli orti sociali in fase di realizzazione con l’individuazione di nuove aree, l’informatizzazione dell’Albo delle Associazioni, base per una relazione con l’Ente sempre più agevole e proficua, il Progetto Giovani con gli Istituti di Scuola Superiore, già avviato da Rolando Roncarelli e Barbara Traversi, per avvicinare i ragazzi alla vita politica e istituzionale della città, che oggi si arricchisce della presenza del consigliere giovane aggiunto che ne farà parte di diritto, Volontarja, iniziativa ideata con il Coordinamento delle Associazioni di Volontariato Ambito IX, per diffondere la cultura del dono e il valore del volontariato come servizio gratuito alla collettività, con particolare coinvolgimento dei giovani. Iniziativa portata all’attenzione del territorio ed apprezzata nei contenuti dalla Regione Marche che con il proprio assessorato competente, che ringrazio, la sosterrà anche per i prossimi tre anni con risorse di cui potrà usufruire chi mi subentrerà».
Prosegue l’ex assessore: «Continuerò a portare avanti la cultura del dono ed il valore del volontariato come servizio gratuito e solidale verso le esigenze della collettività, temi da sempre a me cari perché vissuti in prima persona in varie realtà. Lo farò in maniera magari meno evidente, ma spero coerente con i valori in cui credo. Ed in ultimo, ma non per importanza, un ringraziamento ai dipendenti comunali con i quali ho avuto il piacere di lavorare insieme nella realizzazione dei vari progetti, per la loro sempre fattiva e serena collaborazione e a tutti quelli che mi hanno dimostrato stima e sostegno in ogni momento ed in ogni situazione. Grazie, ho vissuto comunque in questi 8 anni un’esperienza intensa dalla quale ho sicuramente ricevuto, ma alla quale credo di aver dato un, seppure modesto, contributo di cittadina innamorata della sua Jesi e desiderosa di servirla con passione e al meglio, un’esperienza che porterò nel cuore e che confido mi sarà di stimolo per un rinnovato impegno civile e sociale, con la speranza che un sempre maggior numero di cittadini sappia cogliere il valore e l’importanza della partecipazione attiva. A chi resta, buon lavoro».
Prende posizione anche Emanuel Santoni, referente del comitato Coppetella: «Non riesco a capacitarmi – scrive – Come referente di quartiere e appartenente a diverse associazioni di volontariato mi sento in dovere di esprimere a Paola Lenti sostegno e vicinanza. Sicuramente il lavoro da svolgere in questo settore della politica cittadina è immenso, ma è pur vero che Paola lo faceva con passione dimostrandosi sempre disponibile e collaborativa per cercare di risolvere i problemi. Molti risultati erano stati raggiunti e altri, seguendo le attività del consiglio, so che erano in via di definizione, ma così si interrompe di nuovo tutto facendo ri-iniziare il lavoro da capo. Ora da chi sarà sostituita? Mi auguro presto una riunione dei referenti dei comitati con l’amministrazione per capire che strada intraprendere perché non si può lasciare per troppo tempo questo vuoto. Il legame con i quartieri che si è creato sarebbe opportuno riallacciarlo subito con chi se ne dovrà occupare il quale mi auguro sarà disponibile a girare i quartieri della città e delle periferie, vedere le problematiche e cercare di risolverle. Un abbraccio a Paola».