ANCONA – «Il mio compito sarà quello di ascoltare tutti, dal più piccolo al più grande, e di dialogare con i territori regionali e nazionali per creare condizioni favorevoli al mondo della piccola e media impresa». Così si presenta Maurizio Paradisi, neopresidente provinciale della Cna Territoriale di Ancona. Classe 1968, il fotografo jesino è nell’associazione di categoria da sedici anni e ha già ricoperto gli incarichi di presidente della zona di Jesi, consigliere provinciale, nonché vice presidente provinciale dal 2013, oltre ad alcune deleghe sovralocali.
Caldo rovente a fare da sfondo al congresso andato in scena sabato scorso, incentrato sullo slogan “Connessi al cambiamento” e basato sul tema dell’Innovazione e le sue declinazioni nel mondo del lavoro e nella vita quotidiana. Ad aprire i lavori all’università politecnica delle Marche, la relazione del presidente uscente, Marco Tiranti, imprenditore di Castelfidardo (settore fisarmoniche), in carica dal 2009.
Illustrato ovviamente il contesto in cui opera l’associazione, che vede tutta l’area geografica marchigiana quasi annaspare in una situazione in cui il livello di ricchezza è ben più basso di quello di alcuni anni fa. «Nelle Marche si è perso il 5% di occupati – segnala la Cna -. A livello nazionale i dati più aggiornati parlano di una ripresa, seppur lieve, che nel nostro territorio non si nota. Anche per quanto riguarda l’export, le Marche continuano a detenere la maglia nera rispetto al contesto nazionale (-6,5% nell’ultimo trimestre) a causa di sofferenze ormai radicate nel tessile e nel distretto della calzatura, ma anche nel settore degli elettrodomestici. Negli ultimi 9 anni, la regione ha perso 5.500 imprese artigiane (700 solo nel 2016). Il credito alle pmi dal 2011 ad oggi si è ridotto del 25%. La tassazione incide talmente tanto sull’attività delle imprese che ad esempio ad Ancona il tax free day (ovvero il giorno in cui un imprenditore smette di lavorare per pagare il fisco e inizia a guadagnare per sé) ricade il 7 agosto, mentre a Londra è il 27 aprile».
La Cna, che a livello provinciale rappresenta 6.000 imprenditori, più 6.000 pensionati e 3.000 cittadini, ha così lanciato un nuovo modello di rappresentanza per affrontare con efficacia i prossimi quattro anni (tanto durano i mandati per gli organismi dirigenti). I primi cambiamenti, in linea con il nuovo contesto socio economico, hanno già visto l’associazione far nascere “Cna Cultura” come aggregazione di tutti quei mestieri che gravitano nell’area culturale e creativa, “Cna Industria”, unica esperienza marchigiana, un comitato che rappresenta le imprese industriali strutturate, “Cna Innovation Box” che completa il filone dei servizi innovativi, oltre al portale cercamarche.it, autentica piazza virtuale per cerco/offro a favore di imprese e cittadini e lo “Sportello Energia” gestito insieme a Esco Marche.
Spazio quindi alle nomine. Confermato il direttore Massimiliano Santini, già eletto nella precedente tornata nel 2013. Cambio invece al vertice della Presidenza, dove Tiranti, allo scadere del secondo mandato, come da statuto, cede il posto a Maurizio Paradisi, pur assumendo la carica di presidente della zona sud. La nuova presidenza è ora così composta: vice presidente Francesca Petrini (Monte San Vito), membri Maurizio Romagnoli (Fabriano), Simone Magellano (Falconara M.ma), Emanuela Pulcinelli (Senigallia), Fabrizio Ferraioli (Ancona), Paolo De Angelis (Loreto).
«Sono un artigiano – racconta Paradisi –. Dal 1994, grazie anche al prezioso supporto della Cna, sono cresciuto professionalmente. Dopo anni che già ricoprivo ruoli attivi all’interno di varie presidenze ho accettato l’incarico di presidente provinciale di Ancona. Il mio compito sarà di ascoltare la voce di tutti e di dialogare con i territori regionali e nazionali per creare condizioni favorevoli al mondo della piccola e media impresa. A sostegno del made in Italy, che crea bellezza e cultura ed è alimentato costantemente dalla nostra storia. Cercherò pertanto di costruire una Cna del futuro, senza scendere a patti con chi non crede nella vera spina dorsale del paese (artigianato, commercio, pmi, turismo, agroalimentare,ecc.). Resto a disposizione del territorio».
«Avere un presidente provinciale nato a Jesi e residente a Castelbellino – dichiara Andrea Riccardi, segretario della Cna di Jesi area vasta – è sicuramente positivo per il territorio, perchè il neo-presidente provinciale conosce personalmente le dinamiche e le imprese locali. Nei prossimi giorni mi confronterò assieme al mio gruppo dirigente con il nuovo presidente per garantire agli artigiani e ai commercianti della città di Federico II e della Vallesina una rappresentanza ancora più puntuale nei confronti delle istituzioni provinciali e regionali».