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Pasqua, il messaggio del vescovo di Jesi: «Accanto a poveri, malati e peccatori per dare la certezza che il Signore è vivo»

«La strage in Ucraina nella Domenica delle Palme, i terremotati nel Myanmar, tanti conflitti nella terra di Gesù e in tante altre parti del mondo. Fatiche, ferite, scoraggiamento di ogni giorno. Per noi cristiani Cristo è risorto, siamo chiamati ad annunciare con gioia la sua presenza»

JESI – «Buona Pasqua di Resurrezione». È il messaggio alla Diocesi di Jesi del vescovo Paolo Ricciardi, il primo per la nuova guida della Diocesi jesina, dopo l’insediamento lo scorso 29 marzo.

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«Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone! – scrive il vescovo Ricciardi – È questo l’annuncio degli Undici e degli altri discepoli la sera di Pasqua, nel Cenacolo, nel momento in cui i discepoli di Emmaus rientrano di corsa per dire che anche loro hanno visto il Signore risorto. Quel pomeriggio i due discepoli se ne andavano da Gerusalemme delusi e arrabbiati con quel Gesù che li aveva affascinati e che era finito miseramente su una croce e poi sepolto. E non riescono a credere a quello che dicono le donne, cioè di aver visto una visione di angeli e la tomba vuota. Loro se ne vanno e sono immagine dell’umanità chiusa nel dolore, nella disperazione, nella rassegnazione. Pensiamo a tante situazioni di questo mondo e della nostra storia. La strage in Ucraina nella Domenica delle Palme, i terremotati nel Myanmar, tanti altri conflitti nella terra di Gesù e in tante altre parti del mondo. Ma pensiamo anche alle fatiche, alle ferite, allo scoraggiamento che prende la nostra vita di ogni giorno, in questo tempo in cui sembra di non avere più speranza. Per noi cristiani Cristo è risorto e noi siamo chiamati ad annunciare con gioia la sua presenza con la nostra testimonianza di vita, stando accanto ai piccoli, ai poveri, ai malati e ai peccatori, per dare loro, con la nostra testimonianza di vita, la certezza che il Signore si accosta anche a ciascuno di noi, riscalda il cuore con la sua Parola, spezza il pane per noi, è presente, vivo, è amico, sta accanto a chi in questo momento è in difficoltà e nella prova».

«A tutti voi, in particolare ai fratelli e sorelle della diocesi di Jesi, in questa mia prima Pasqua come Vescovo, do il mio augurio pieno di gioia, perché in questo tempo giubilare possiamo essere veramente pellegrini e testimoni di speranza».

«Buona Pasqua di Resurrezione! Cristo è risorto, è veramente risorto».

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Diocesi di Jesi, la Pasqua

Il vescovo Paolo ha aperto i riti della settimana santa con la domenica delle Palme, il 13 aprile, nella parrocchia San Giovanni Battista per la benedizione delle palme, la processione fino a piazza Federico II e la santa Messa in Cattedrale.

Mercoledì 16 aprile alle 18,30 in Cattedrale il Vescovo ha presieduto la santa messa del Crisma, la celebrazione con i presbiteri e i diaconi della Diocesi con la benedizione dell’olio dei catecumeni, degli infermi e del crisma.

Giovedì 17 aprile alle 18.30 in Cattedrale con la Messa in coena Domini il Vescovo ha dato inizio al Triduo Pasquale.

Venerdì 18 aprile alle 21.15 la Via Crucis per le vie del centro storico, meditando con gli stessi testi della via Crucis al Colosseo, partendo dalla Cattedrale e concludendo nei giardini “Sacco e Vanzetti”.

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Sabato 19 aprile in Cattedrale per la preghiera delle Lodi e dell’Ufficio delle letture e la solenne Veglia pasquale con l’accensione del fuoco alle 22.

Domenica 20 aprile, Pasqua del Signore, il Vescovo presiederà i Vespri capitolari alle 18 e la santa Messa di Pasqua alle 18.30.

Il lunedì di Pasqua, 21 aprile alle 9,30, il Vescovo presiederà la santa Messa nella chiesa dell’Adorazione, il martedì di Pasqua 22 aprile sarà a Pantiere per la festa della Madonna di Lourdes dove celebrerà in piazza alle 11,30; il mercoledì 23 aprile alle 10 sarà all’ospedale Carlo Urbani per la visita ai malati e alle 12,30 presiederà la santa Messa nell’ingresso principale.