JESI –È stato capace di realizzare un uovo da record: un metro d’altezza per 20 kg di cioccolato. E poi di lavorare il miglior cacao e “sfornare” meravigliose uova persino la domenica di Pasqua e di fare delle sue creazioni pasquali vere “messaggere” di amore tra le famiglie quando il lockdown creava distanze e solitudini. Cosa volete che sia una Pasqua alta, dal meteo pazzerello – mattina estate e sera temperature in picchiata – per un maitre chocolatier come Luigi Loscalzo?
Con la sua “Dolcevita” di viale don Minzoni 1 – che racchiude in sé il concetto su cui si fonda la grande passione per i dolci artigianali del maestro cioccolatiere – Luigi Loscalzo crea delle produzioni deliziose in cui si percepisce nettamente la qualità del cioccolato. E questo, non è una sorpresa. Anzi, è una certezza. «Dagli anni ’80 facciamo le uova artigianali con vari tipi di cioccolato e diamo la possibilità al cliente di mettere all’interno una sorpresa che lui stesso ci porta – spiega Luigi Loscalzo – oppure, se non ce ne fornisce una, lo riempiamo con i nostri cioccolatini o con le nostre chips crispie choc. Molto gettonate anche le dediche, di auguri, con i nomi, o messaggi augurali…».
Proprio i messaggi riportati sopra le uova sono stati un potente trae-d’union tra le persone, tra le famiglie, in un momento difficile come il lockdown, quando tutti eravamo più soli e divisi dai nostri affetti. «Era un modo semplice per compensare quella lontananza – racconta ancora – visto che non potevamo uscire e i pensieri erano affidati solo ai cellulari. Pensavo che non avrei lavorato, invece mi sono arrivate tantissime ordinazioni di uova da consegnare a domicilio: e ogni uovo portava una dedica, un messaggio di speranza, di augurio, di vicinanza, d’amore». Così anche forzosamente distanti si poteva sentire, in quel cioccolato, la carezza al cuore di chi ci ama.
Quest’anno dunque, Loscalzo quelle uova con dedica le ripropone, nella speciale variante del double chocolate, sempre di qualità altissima. «Oltre alle uova classiche, ho introdotto il mezzo uovo – spiega – ovvero, metà con granella di pistacchio o nocciole e l’altro mezzo, al cioccolato. Che sia al latte, fondente o bianco. La novità di questa Pasqua sarà il cioccolato origine Colombia, con un cacao originale dalla Colombia cui aggiungiamo solo un 20% di zucchero, per far sì che l’amaro delle fave di cacao sia addolcito da poco zucchero, ma che lo stesso vengano sprigionati tutti gli aromi naturali del cacao che quindi risulta all’80%».
Maitre chocolatier e fondatore di Unica-Unione Italiana Cioccolatieri Artigianali, nata per valorizzare il cioccolato artigianale di qualità, Loscalzo ci suggerisce come riconoscere un buon cioccolato da uno…scadente. Perché in questo mare di uova e di cioccolati e di sapori, trovarne uno che sul palato riveli di non essere all’altezza, può rivelarsi una brutta sorpresa. «Il cioccolato è come il vino – spiega Loscalzo – Nell’assaggio si scopre se è davvero buono e quindi non soggetto a lavorazioni/mistificazioni o meno. Ed è evidente soprattutto nel fondente: quando mastichi lo distingui subito. Se è molto dolce, significa che hanno aggiunto molto zucchero, se è amaro e non sprigiona profumi, vuol dire che hanno usato una fava di cacao scadente. Perché la fava di cacao molto tostata si brucia, quindi pesa di più e l’amaro si compensa con lo zucchero. In molte lavorazioni industriali fanno così. Noi facciamo il contrario, tostiamo di meno le fave di cacao per far sprigionare gli aromi. È una questione di equilibri e profumi».
Uova al cacao Colombia
La novità del cacao Colombia ha anche un doppio motivo per essere buono. Non solo il sapore, nitidamente aromatico e di qualità, ma anche sociale. «Con questo cacao della Colombia – conclude Luigi Loscalzo – facciamo lavorare le cooperative sul luogo, facciamo fare loro la prima produzione in Colombia per aumentare alle popolazioni locali il margine di guadagno. Così, invece di andare a dedicarsi alle piantagioni dell’oppio, si dedicano a una piantagione naturale e imparano a trasformare le fave di cacao, perché in realtà fino a poco tempo fa le popolazioni locali che lavoravano nelle piantagioni sapevano solo raccogliere, essiccare le fave di cacao e spedirle in sacchi in Italia, senza fare le lavorazioni vere e proprie. Stanno iniziando adesso, grazie a degli italiani che vanno a insegnare loro questa fase. Mi piace pensare che così faccio anche io la mia parte per il benessere e la dignità di queste persone».
Alla “Dolcevita” è possibile trovare anche l’uovo di Pasqua con le immagini del film Pixar “Luca” o con i gagliardetti delle squadre più famose. Si possono ancora ordinare le uova per Pasqua (0731-208782). «Sto preparando un uovo diretto in Germania – chiude prima di rimettersi al lavoro – non so quanta cioccolata lavorerò quest’anno, a sorpresa! Intanto, io e i miei quattro collaboratori siamo prontissimi, vi aspettiamo!».