Jesi-Fabriano

Patto per la scuola, l’assessore Campanelli: «Non possiamo imporre alle famiglie dove iscrivere i propri figli»

L'esponente di Giunta ha risposto in aula ad Agnese Santarelli di Jesi in Comune, che ha lamentato il «mancato rispetto» del protocollo per la distribuzione dei bambini stranieri fra i plessi cittadini. All'ordine del giorno della seduta anche la gestione rifiuti e il cantiere di piazza Pergolesi

Il Consiglio comunale di Jesi
Il Consiglio comunale di Jesi

JESI – «Per quale motivo il Patto per la Scuola non è stato rispettato?» È quanto ha chiesto oggi pomeriggio, in consiglio comunale, Agnese Santarelli di Jesi in Comune, evidenziando che nel 2018, gli alunni non italiani nella scuola per l’infanzia La Giraffa saranno pari al 68% (il protocollo prevede il 30%). L’esponente di minoranza ha inoltre specificato che alla materne Kipling e Monte Tabor, l’anno scorso, la percentuale era di poco superiore al 2%, rimarcando appunto la non applicazione dell’accordo per la distribuzione dei bambini non italiani fra i vari plessi (ciò che prevede il protocollo siglato dal Comune con gli Istituti Comprensivi).

«Su 77 bambini stranieri che entreranno nelle scuole quest’anno, 68 sono nati in Italia, e ne abbiamo tanti che frequentano i nidi – chiarisce l’assessore ai servizi educativi, Marisa Campanelli -. In quelle percentuali sono considerati anche questi alunni. A sforare il 30% sono anche la Mestica, o la Savoia. Di contro, alcuni bambini italiani che dovrebbero frequentare il Federico II vengono accolti da altri Istituti Comprensivi. Le famiglie infatti hanno pieno diritto a iscrivere i bambini dove vogliono. Sono andata tre volte all’Ufficio Scolastico Regionale e mi hanno sempre detto che il Municipio non può interferire sulle decisioni dei genitori, né tanto meno su quelle dei dirigenti scolastici. Per quanto mi riguarda, il protocollo siglato funziona perché i bambini stranieri dirottati quest’anno su altre scuole fuori dal bacino di competenza sono stati accolti».

In merito alla gestione provinciale dei rifiuti, l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano ha anticipato che aumenteranno i costi di trasporto in discarica, per decisione dell’Autorità d’Ambito, e che si ripercuoteranno sui cittadini (il servizio deve essere integralmente coperto, per legge, dai proventi della tariffa).

Emanuela Marguccio del Pd ha invece chiesto chiarimenti sulla scelta di coprire il cantiere di piazza Pergolesi: «La responsabilità della decisione è del direttore dei lavori, anche a me hanno sorpreso quei pannelli – ha replicato il sindaco Massimo Bacci -. Non c’è comunque da nascondere nulla, penso che il responsabile abbia voluto evitare raggruppamenti di persone per questioni di sicurezza e di pubblica incolumità».