In questo momento di stop forzato all’attività, nelle ultime Comunicazioni Ufficiali della LND stabilito sino al 13 aprile, anche se ci sarà con molta probabilità un’ulteriore proroga, continua la nostra carrellata di pareri ed opinioni dei protagonisti del torneo. Dopo aver riportato le voci di Pasquale Di Lullo (Vastogirardi), dei patron di Avezzano e Campobasso Gianni Paris e Mario Giesuè e del DG della Jesina Alessandro Cossu, in cui è emersa una uniformità di vedute circa le grandi difficoltà che ci sarebbero nel riprendere il torneo vista l’attuale situazione; riportiamo ora le dichiarazioni di altri protagonisti, anch’essi molto perplessi riguardo un immediato ritorno all’attività.
Kyeremateng, attaccante rivelazione del Vastogirardi si esprime così: «Sono lontano da casa al momento, ma è meglio così visto che, dalle mie parti, la situazione è più critica rispetto al Molise. Sono in apprensione per i miei cari ma loro sono stati i primi a dirmi di rimanere qui perché è sicuramente più sicuro. Futuro? Da calciatore io vorrei sempre giocare. Ci facciamo trovare pronti nel caso in cui ci fosse la possibilità di riprendere; ogni giorno io e i miei compagni riceviamo dallo staff tecnico il lavoro da svolgere».
Andrea Tosoni, presidente della Sangiustese, ha rotto un lungo silenzio rilasciando un’intervista al quotidiano “Tuttosport”: «In questo momento ci sono cose più importanti del calcio. Quando sarà il momento, parleremo anche del futuro di questo sport. Sulla possibilità di ripartire e concludere il campionato, abbiamo piena fiducia nelle autorità competenti. Siamo sicuri che sapranno benissimo ciò che fare. Il ritorno alla normalità sarà difficile, considerando che i proventi delle società dilettantistiche provengono principalmente dalle attività produttive. Siamo di fronte ad un evento dalla portata eccezionale, non sappiamo ancora le conseguenze sul piano sanitario, economico e sociale, prima che sportivo».
Altro parere illustre è quello dell’ex bomber ed allenatore dell’Ascoli Massimo Silva, ora sulla panchina della Vastese dopo aver sostituito in corsa l’ex Campione del Mondo Marco Amelia, esonerato. Questo il pensiero del mister biancorosso: «È un peccato interrompere la stagione in questo momento. Ero riuscito in poco tempo a trasmettere la mia idea di calcio conquistando risultati importanti, su tutti la vittoria contro il S.N. Notaresco, in quel momento in testa al torneo. Avevamo in vista il derby con il Pineto, uno scontro diretto decisivo per un eventuale accesso alla zona Play-Off. Di fonte a tali tragedie comunque, non vedo alternative. Fermarsi è sacrosanto. Devo dire che riprendere al momento è una vera utopia. Pensare di ammassarsi in uno spogliatoio mi sembra sia attualmente impensabile. Non vedo soluzioni al momento. Conoscendo bene il mondo del calcio, posso solo immaginare che ci saranno ricorsi, contenziosi e liti. Mai vista una cosa del genere in 50 anni di calcio».
Intanto il Presidente della LND Sibilia ha ribadito a più riprese che, qualora ce ne fosse la possibilità, vorrebbe concludere la stagione, auspicando prima di tutto che la comunità scientifica dia il via libero ad eventi sportivi. In questo modo sarebbe il campo a decretare promozione e retrocessioni, evitando alla LND il duro compito di decidere cosa fare con promozioni e retrocessioni, qualora non si riuscisse a continuare. Tanta voglia di ricominciare ce l’hanno anche i calciatori: al netto di qualcuno che ha una più che comprensibile paura, la maggior parte degli atleti di Serie D vorrebbe tornare in campo, sempre qualora l’emergenza sanitaria si placasse, per non perdere almeno gli stipendi di Marzo, Aprile e Maggio. Stesso interesse potrebbero avere anche le altre componenti come staff tecnico, staff medico, team manager e magazzinieri.