JESI – Dovranno misurare la febbre agli utenti, assicurandosi che siano muniti di mascherina e abbiano igienizzato le mani. Quattro percettori del reddito di cittadinanza, a partire dal mese di novembre, verranno impiegati dalla portineria dei Servizi Sociali del Comune, attraverso l’Asp Ambito 9, per vigilare sul rispetto delle normative anti-covid. L’incarico avrà durata annuale. Considerato il numero dei posti a disposizione, si prevede una rotazione dei beneficiari, per un totale di 8 ore settimanali a persona, nelle giornate di apertura al pubblico (lunedì, mercoledì e giovedì).
Fra le mansioni, appunto, l’accoglienza dei cittadini, l’attività informativa sulle modalità di accesso alle prestazione, il ritiro/consegna della documentazione. Inoltre, al fine di prevenire i contagi, i percettori del reddito di cittadinanza «dovranno assicurarsi che coloro che entrano siano muniti di mascherina ed abbiano provveduto all’igienizzazione delle mani, procedendo alla misurazione della temperatura corporea, vigilando sul rispetto del distanziamento sociale, evitando assembramenti e gestendo il modello di autodichiarazione attestante le proprie condizioni sanitarie per entrare negli uffici».
Sono 411 i cittadini di Jesi che percepiscono il reddito di cittadinanza. A questi potrebbero aggiungersene altri 65 che hanno presentato le rispettive domande soggette a verifica e controllo da parte dell’Asp Ambito 9. A tutti loro sono destinati i Puc – acronimo che sta per progetti utili alla collettività – che la Giunta ha chiesto ai dirigenti di predisporre, con l’obiettivo di impegnarli in piccoli lavori di pubblica utilità. I progetti dovranno riguardare gli ambiti sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo, tutela di beni comuni ed altre attività di interesse generale.