JESI – Zona 30km/h e inversione di marcia di via Setificio. Le previsioni contenute nel piano urbano della mobilità sostenibile non convincono i residenti del quartiere di San Giuseppe che – coordinati dal consigliere comunale Marco Giampaoletti – lanciano una raccolta firme per contrastare il progetto.
«In seguito all’adozione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune di Jesi con alcune variazioni di limiti di velocità e sensi unici – si legge nella petizione – , con la presente i sottoscritti dichiarano che la proposta di inversione di marcia di via Setificio a salire e quella del limite di velocità a 30km orari non vengono accettate in quanto non idonee. Il quartiere di via del Setificio / via Garibaldi / via S. Giuseppe / via Granita costituisce una zona urbanisticamente ben distinta, a metà strada tra il centro e la zona industriale. Attualmente è regolata mediante una serie di sensi unici di marcia, per permettere la sosta veicolare in fila a bordo strada. L’anello perimetrale è attualmente regolato secondo uno schema antiorario. Risultano critiche, in particolar modo, due aree: l’intersezione doppia di via del Lavoro – via Garibaldi – via del Setificio e l’intersezione via Setificio – via Granita. Entrambe le aree sono caratterizzate da spazi ampi, numerose manovre di svolta possibili, presenza di consistenti flussi pedonali, scarsa definizione delle traiettorie da parte dei veicoli».
Quindi, le proposte contestate. «Si propone di invertire l’anello circolatorio da antiorario ad orario lungo il perimetro del quartiere, al fine di ridurre il numero di svolte a sinistra, che sono più difficoltose rispetto a quelle a destra. Per migliorare la vivibilità del quartiere, si propone di istituire una “Zona 30” in tutto il quartiere. La realizzazione delle rotatorie e delle intersezioni rialzate dovrebbe indurre “naturalmente” gli automobilisti al rispetto dei limiti di velocità. Eventualmente piani particolareggiati di approfondimento potranno valutare la necessità di attraversamenti pedonali rialzati o altri strumenti di “traffic calming”. Ci sembra abbastanza contraddittorio, visto che in passato l’architetto Gabellini, precisamente nel 2006, aveva indicato questa soluzione perché deviando il traffico in via Granita e di conseguenza via San Giuseppe e via Garibaldi le persone che venivano da via XXIV Maggio e Minonna, proseguivano davanti alle case popolari, perciò la Gabellini sosteneva che sarebbe stato meglio vedere le mura cittadine che transitare in questo quartiere. Noi contestiamo questa visione visto che, mettendo via Setificio a salire, si creerebbe un collo di bottiglia all’altezza del bar Gabry dove, il traffico sarà deviato sia a sinistra per il viale della Vittoria e Borgo e a destra per via Garibaldi, che di conseguenza, con il nuovo senso di marcia diventerà una strada secondaria, comportando una diminuzione di traffico e una penalizzazione per le attività commerciali. Creando la svolta a sinistra per il viale della Vittoria e Borgo il flusso del traffico subirà un rallentamento che porterà sicuramente ad una fila di mezzi fino all’incrocio con l’attuale attività Man Cave e, sopratutto, con il transito dei bus nelle ora di punta si creerebbe un caos».
Nella situazione attuale, anche quando il traffico è superiore alla media, a detta dei residenti, «il flusso da via Granita defluisce in via San Giuseppe e via Garibaldi gradatamente perciò diventa più fluido dando modo al traffico di defluire comodamente. Riguardo le svolte a sinistra citate, non crediamo che questo comporti un problema dato che sono più di 70 anni che il quartiere vive in questa situazione. La scelta anche della zona con limite di 30 km/h ci sembra alquanto assurda visto che nessuno la rispetterà anche perché le auto per farlo dovrebbero andare con marcia prima/seconda e di perciò vediamo la soluzione proposta di difficile attuazione. Noi siamo d’accordo che nel tratto delle scuole si potrebbe mettere un cartello del limite di velocità a 10km/h vista la non presenza di dossi ma potrebbe aiutare semplicemente una segnaletica migliore di quella attuale. Vediamo con un buon proposito anche la rotatoria davanti alla ex concessionaria Frulla, ma cambiare i sensi di marcia comporterebbe cambiare anche i sensi delle altre vie e flussi di traffico con via Ancona e viale del Lavoro. Siamo certi che fare le rotatorie e sopratutto fare una segnaletica orizzontale e verticale potrebbe aiutare, ma anche una nuova riorganizzazione di parcheggi delle strade secondarie con adeguata segnaletica potrebbe far si che il flusso di traffico migliori, ma non crediamo che cambiando un senso di marcia in via Setificio si risolvano i problemi di viabilità del quartiere San Giuseppe».
Si richiede quindi, «di abbandonare l’ipotesi di variazione del senso di marcia di via Setificio e ripensare solamente ad alcuni tratti la velocità di 10-30km/h. Inoltre si chiede in futuro di rivalutare il progetto Asse Nord che potrebbe essere una soluzione per il traffico di questo quartiere e non solo».