JESI – Lesioni gravi, maltrattamenti in famiglia e porto abusivo di un coltello a serramanico.
Queste le accuse che hanno portato all’arresto, stanotte 1 dicembre, da parte dei Carabinieri di Staffolo in collaborazione con i colleghi di Montecarotto e quelli del Nucleo Radiomobile, di C.G., 58 anni di San Paolo di Jesi.
Da 25 anni l’uomo, praticamente dal giorno del matrimonio – coppia di italiani senza figli – ha sempre avuto comportamenti violenti nei confronti della moglie convivente. Solo quattro mesi fa era stata sporta la prima denuncia dalla donna. L’uomo si scagliava contro di lei accusandola di non lavorare e, quindi, di essere inutile.
Ieri sera uno degli ultimi episodi che, però, hanno avuto una svolta decisiva per fermarlo grazie all’intervento dei Carabinieri.
Erano circa le 21.00, quando la Centrale operativa riceveva una richiesta di aiuto da parte di una donna di San Paolo di Jesi che affermava essere stata picchiata dal marito con un attizzatoio.
Subito i militari della Stazione di Montecarotto e del Nucleo Radiomobile in quel momento circuito si recavano sul posto, dove facevano convergere anche una autoambulanza per occuparsi della povera moglie aggredita e picchiata.
La donna veniva immediatamente visitata e trasferita al pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi, dove le erano diagnosticate lesioni per 25 giorni di prognosi a causa delle ferite lacero-contuse riportate.
Il marito, invece, consapevole delle conseguenze, era nel frattempo scappato di casa.
Ma gli stessi Carabinieri di Staffolo lo rintracciavano in una zona boschiva di Monteroberto, a bordo della sua auto, dopo una battuta che aveva visto impegnati decine di militari.
Il 58enne, condotto in caserma a Jesi, è stato dichiarato in arresto e trattenuto nelle camere di sicurezza del Comando Compagnia. Questa mattina il processo per direttissima: arresto convalidato con disposizioni di allontanamento dalla consorte.