Jesi-Fabriano

Pista ciclabile di via del Prato a Jesi, pista di problemi

«Non serve ed è pericoloso farla qui, per il traffico intenso e per la carreggiata che si restringe. È soltanto uno spreco di denaro pubblico. La facciano dove si possono fare» afferma Romina Trombetta, una residente che aveva anche scritto all'assessore Cinzia Napolitano

Dopo la sopraelevata la pista continua, delimitata dalle strisce gialle, là dove ci sono parcheggi auto
Dopo la sopraelevata la pista continua, delimitata dalle strisce gialle, là dove ci sono parcheggi auto

JESI – La pista ciclabile in via del Prato anche se a “pezzetti e bocconi” sembra stia andando avanti. Le “osservazioni” e le prese di posizione dei residenti, che ne lamentano la scarsa utilità e l’estrema pericolosità, non sembrano aver scalfito affatto le intenzioni dell’amministrazione comunale.

Che, anzi, rilancia, in quanto nei giorni scorsi i due tratti destinati sono stati delimitati da una striscia gialla che ha subito riportato l’attezione sul problema.

Il pericoloso restringimento della carreggiata
Il pericoloso restringimento della carreggiata

«Proprio l’anno scorso, poco prima di Natale, iniziarono i lavori – ricorda una residente, Romina Trombetta – . Poi si sono bloccati anche perchè avevamo protestato facendo presenti le nostre ragioni, attinenti soprattutto alla sicurezza: spazi ristretti, traffico intenso, un mix pericoloso. Un problema per chi va in bici. Pensavamo che fosse finita, che avessero capito. Invece ci risiamo, di nuovo…».

Romina Trombetta accanto alle balaustre
Romina Trombetta accanto alle balaustre

La parte che insiste sotto il complesso abitativo, tra l’altro, è sopraelevata e «il dislivello, a un certo punto, è anche di 30 centimetri con il marciapiede, tanto è vero che sono state messe delle balaustre. C’è da considerare, poi, che i ciclisti lì non ci passano mai, preferiscono stare su strada anche perchè avendo le auto parcheggiate di lato è facile imbattersi in uno sportello che si apre all’improvviso dove finirci contro».

La sopraelevata che funge da pista ciclabile, accanto alle auto in sosta
La sopraelevata che funge da pista ciclabile, accanto alle auto in sosta

Per non parlare della carreggiata destinata al traffico veicolare che da un lato si restringe tantissimo. Inoltre scompaiono anche alcuni parcheggi che non si potranno più usare e che erano fruiti da chi abitava lì.

Sopraelevata con dislivello di trenta centimetri dal marciapiede

La conclusione? «Facciamo le piste ciclabili là dove si possono fare – afferma decisa Romina Trombetta – questo è un vero e proprio scempio e uno spreco di denaro pubblico. Lo avevo anche scritto all’assessore Cinzia Napolitano ma nessuno mi si è filata. Quelle strisce gialle sono il “regaletto” di Natale».