JESI – «Non ci fidiamo per niente!». I residenti di viale King e limitrofe rispondono così all’assessore all’ambiente, Cinzia Napolitano, che li aveva appunto esortati a fidarsi degli approfondimenti effettuati dall’amministrazione in merito alla nuova pista ciclabile da realizzare in zona (leggi l’articolo).
«L’assessore Napolitano va avanti con la proposta di pista ciclabile in viale Luther King e sente “di dire ai cittadini di fidarsi dell’amministrazione comunale” – rispondono i firmatari di una lettera aperta contro il progetto -. E continua: “La pista ciclabile di via King è in coerenza con il Piano Urbano del Traffico, è stata studiata per un trimestre da un architetto che fa proprio questo tipo di lavori, analizzando la situazione e il contesto, ed è finanziata dal Ministero dell’Ambiente per agevolare gli spostamenti casa-scuola”. La teoria è bella, ma noi che ci viviamo siamo convinti che sarà utilizzata pochissimo per gli spostamenti casa-scuola, riguardando famiglie con bambini piccoli e crediamo che, rispetto ad oggi, la situazione peggiorerà quando entrerà in funzione la nuova scuola media Lorenzini in cima alla salita di via Schweitzer quindi difficilmente raggiungibile in bicicletta, dovendo oltretutto oltrepassare la difficile rotatoria di viale King. Che, con questa pista, si possa dare “un’alternativa di mobilità ai cittadini che sia più sana e meno inquinante” è tutto da dimostrare. La via è ad alta intensità di traffico, con parecchi passi carrabili e con un’unica corsia si formeranno spesso file di automobili incolonnate dietro gli autobus e gli automezzi della nettezza urbana o per altri impedimenti di diversa natura. Auto ferme in attesa con i motori accessi, non sarà un grande aiuto per l’ambiente».
Al momento, ad ogni modo, non si ipotizzano passi indietro. «L’assessore e l’amministrazione tirano dritti – sottolineano anche i residenti -, devono realizzare le piste ciclabili anche se poi saranno poco utilizzate e creeranno più problemi che vantaggi. I danni li vedremo dopo quando sarà troppo tardi per rimediare. Anche il metodo di procedere non ci è piaciuto, gli abitanti del quartiere sono stati chiamati a un’assemblea il 29 ottobre per essere informati sulla pista ciclabile quando ormai tutto era già deciso e i lavori stavano per iniziare. Questa non è partecipazione. Non può bastare una semplice risposta data attraverso CentroPagina.it chiedendo di fidarci, riteniamo che occorra un ulteriore confronto dell’amministrazione con i cittadini».