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Elezioni Morro D’Alba, Ciarimboli è il nuovo sindaco

Il candidato della lista Morro D'Alba Comune batte lo sfidante, Riccardo Medici di Crescere Insieme, e conquista la poltrona di Primo Cittadino. Succede al Alberto Cinti

Enrico Ciarimboli
Enrico Ciarimboli

MORRO D’ALBA – Con 550 preferenze su 1029, il 53,4% in termini percentuali, Enrico Ciarimboli batte Riccardo Medici e conquista la carica di sindaco di Morro D’Alba. L’esponente Pd, a cui però il partito non ha dato l’appoggio preferendo lo sfidante, supera di 71 voti il giovane contendente, appoggiato dal sindaco uscente Alberto Cinti. Medici si ferma infatti a 479 preferenze, il 46,5%.

Riproponiamo l’intervista a cui Ciarimboli ha risposto qualche giorno prima del voto.

Quali saranno le sue priorità?
«Morro d’Alba ha bisogno di poter immaginare il proprio futuro, pensare e costruire un progetto di comunità che sappia valorizzare le tante risorse del territorio, andando oltre la mera gestione dell’ordinario che ha caratterizzato le ultime esperienze amministrative. Un atteggiamento che ha portato ad un progressivo declino, fino al punto da far ipotizzare che la migliore soluzione per il paese fosse la sua cancellazione come ente locale con l’incorporazione con Senigallia. Solidarietà, sussidiarietà e sicurezza sono le linee guida del nostro programma, che non vado qui a declinare essendo disponibile sui social e sul sito del Comune. Pertanto, più che parlare di priorità contingenti, se saremo eletti vogliamo puntare ad una visione d’insieme dell’attività amministrativa volta al miglioramento della qualità della vita dei morresi, con l’ambizione di rendere il nostro territorio appetibile per nuove famiglie che vorranno decidere di vivere e crescere i loro figli a Morro d’Alba. Sono anni difficili per gli amministratori, con problemi complessi e risorse limitatissime, ma se si continua a fare le cose alla stessa maniera si continueranno ad ottenere gli stessi risultati mediocri. Per questo noi proponiamo un approccio nuovo, che valorizzi le sinergie tra pubblico, privato e privato sociale, e nuovi canali di finanziamento. Molto spesso si tratta di riprendere le buone prassi di altre amministrazioni ed essere aperti a proposte innovative».

Cosa intende fare nei primi cento giorni di mandato nel caso vincesse le elezioni?
«In primo luogo adotteremo tutti gli atti amministrativi necessari a dare piena attuazione all’esito referendario ed impedire qualsiasi azione volta alla perdita dell’identità comunale senza il coinvolgimento dei cittadini. Quindi riattiveremo i principali strumenti di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa a cominciare dalla Consulta delle Associazioni, prevista dallo Statuto comunale. Istituiremo un punto informativo turistico, indispensabile per l’accoglienza e per una funzionale promozione del territorio. Chiederemo l’adesione all’Associazione “Comuni virtuosi”, così come avvieremo l’iter per aderire al Club dei Borghi più belli d’Italia. Infine, benché i fantomatici primi 100 giorni dovranno pagare lo scotto del periodo agostano, avvieremo le procedure per ampliare spazi e servizi della Casa di Riposo, che non verrà più data in gestione all’ASP 9, e per individuare una sede più idonea per la locale Stazione dei Carabinieri».

Un sogno per Morro d’Alba?
«Entrare a far parte del Club dei Borghi più belli d’Italia. Certamente rappresenterebbe uno strumento importante di promozione del nostro territorio e delle sue attività. Del resto Morro d’Alba, con il vino Lacrima, la Scarpa ed il centro storico ha tutti i requisiti per essere annoverato tra i borghi più belli. Ma il sogno è rappresentato soprattutto dal percorso necessario per raggiungere l’obiettivo, che dovrà prevedere il coinvolgimento di una moltitudine di soggetti, tra produttori agricoli, commercianti, attività ricettive, cittadini ed associazioni. Non sarebbe un risultato prestigioso per la sola Amministrazione comunale, ma per tutta la comunità».