Jesi-Fabriano

Elezioni a Morro D’Alba, la parola ai due candidati sindaco

Enrico Ciarimboli e Riccardo Medici si sfidano per la carica di Primo Cittadino. Abbiamo rivolto loro tre domande su priorità, sogni e operatività nei primi 100 giorni di mandato

I due candidati sindaco di Morro D'Alba, Enrico Ciarimboli (a sinistra) e Riccardo Medici (a destra)
I due candidati sindaco di Morro D'Alba, Enrico Ciarimboli (a sinistra) e Riccardo Medici (a destra)

MORRO D’ALBA – Sfida a due a Morro D’Alba per la carica di sindaco. Enrico Ciarimboli, sostenuto dalla lista Morro D’Alba Comune, contro Riccardo Medici, appoggiato dalla lista Crescere Insieme. Si vota domenica 10 giugno dalle ore 7 alle 23. Le urne saranno allestite alla ex Scuola Elementare di via Morganti, 48 (seggi 1-2).

Abbiamo rivolto tre domande ai due contententi, il vincitore dei quali succederà al sindaco uscente Alberto Cinti, che ha scelto di non ricandidarsi. (risposte in ordine alfabetico)

1 – Quali saranno le sue priorità?

Enrico Ciarimboli: «Morro d’Alba ha bisogno di poter immaginare il proprio futuro, pensare e costruire un progetto di comunità che sappia valorizzare le tante risorse del territorio, andando oltre la mera gestione dell’ordinario che ha caratterizzato le ultime esperienze amministrative. Un atteggiamento che ha portato ad un progressivo declino, fino al punto da far ipotizzare che la migliore soluzione per il paese fosse la sua cancellazione come ente locale con l’incorporazione con Senigallia. Solidarietà, sussidiarietà e sicurezza sono le linee guida del nostro programma, che non vado qui a declinare essendo disponibile sui social e sul sito del Comune. Pertanto, più che parlare di priorità contingenti, se saremo eletti vogliamo puntare ad una visione d’insieme dell’attività amministrativa volta al miglioramento della qualità della vita dei morresi, con l’ambizione di rendere il nostro territorio appetibile per nuove famiglie che vorranno decidere di vivere e crescere i loro figli a Morro d’Alba. Sono anni difficili per gli amministratori, con problemi complessi e risorse limitatissime, ma se si continua a fare le cose alla stessa maniera si continueranno ad ottenere gli stessi risultati mediocri. Per questo noi proponiamo un approccio nuovo, che valorizzi le sinergie tra pubblico, privato e privato sociale, e nuovi canali di finanziamento. Molto spesso si tratta di riprendere le buone prassi di altre amministrazioni ed essere aperti a proposte innovative».

Riccardo Medici: «La mia priorità per Morro d’Alba è renderla una comunità attiva, partecipata e partecipativa. Per fare questo intendiamo puntare sul turismo e sulla cultura per creare nuove sinergie e rimettere in moto l’economia locale. Vogliamo promuovere il nostro paese attraverso iniziative concrete e sostenibili valorizzando non solo il prodotto che ci rende celebri a livello nazionale ed internazionale, il vino Lacrima, ma anche tutto quello che il nostro territorio può offrire a livello storico, artistico e paesaggistico».

2 – Cosa intende fare nei primi cento giorni di mandato nel caso vincesse le elezioni?

Enrico Ciarimboli: «In primo luogo adotteremo tutti gli atti amministrativi necessari a dare piena attuazione all’esito referendario ed impedire qualsiasi azione volta alla perdita dell’identità comunale senza il coinvolgimento dei cittadini. Quindi riattiveremo i principali strumenti di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa a cominciare dalla Consulta delle Associazioni, prevista dallo Statuto comunale. Istituiremo un punto informativo turistico, indispensabile per l’accoglienza e per una funzionale promozione del territorio. Chiederemo l’adesione all’Associazione “Comuni virtuosi”, così come avvieremo l’iter per aderire al Club dei Borghi più belli d’Italia. Infine, benché i fantomatici primi 100 giorni dovranno pagare lo scotto del periodo agostano, avvieremo le procedure per ampliare spazi e servizi della Casa di Riposo, che non verrà più data in gestione all’ASP 9, e per individuare una sede più idonea per la locale Stazione dei Carabinieri».

Riccardo Medici: «Nei primi 100 giorni di mandato il mio primo impegno, qualora risultassi vincitore, sarà quello di ripristinare lo statuto del comune chiudendo definitivamente ogni polemica legata all’ormai superato tema della fusione. Vigilerei sulla conclusione di alcuni lavori già in corso d’opera presso la Casa di Riposo e sulla pronta realizzazione di altri (Via del mare e Pozzo Buono, “spianata” presso l’Area Camper, il campanile della Chiesa di San Gaudenzio) i cui fondi sono stati già stanziati. Inoltre, vorrei riportare il dialogo al centro delle relazioni dentro e fuori le mura, indicendo incontri semestrali con imprese ed associazioni e cercando un punto di incontro all’interno dell’Unione dei Comuni per ottimizzare i servizi offerti alla cittadinanza».

La scheda elettorale di Morro D'Alba (fac simile)
La scheda elettorale di Morro D’Alba (fac simile)

3 – Un sogno per Morro d’Alba?

Enrico Ciarimboli: «Entrare a far parte del Club dei Borghi più belli d’Italia. Certamente rappresenterebbe uno strumento importante di promozione del nostro territorio e delle sue attività. Del resto Morro d’Alba, con il vino Lacrima, la Scarpa ed il centro storico ha tutti i requisiti per essere annoverato tra i borghi più belli. Ma il sogno è rappresentato soprattutto dal percorso necessario per raggiungere l’obiettivo, che dovrà prevedere il coinvolgimento di una moltitudine di soggetti, tra produttori agricoli, commercianti, attività ricettive, cittadini ed associazioni. Non sarebbe un risultato prestigioso per la sola Amministrazione comunale, ma per tutta la comunità».

Riccardo Medici: «Il sogno per Morro d’Alba è ricreare un clima collaborativo e aggregativo che faccia sentire tutti partecipi di una cosa sola, il vivere bene insieme. Siamo consapevoli che il paese ha bisogno di nuova linfa e vitalità, come molti cittadini ci hanno comunicato durante la piacevole esperienza del porta a porta e negli incontri che si sono tenuti presso le abitazioni. Pertanto, vogliamo fungere da collante tra i vari “attori” del territorio per far sì che facciano rete ed instaurino un’interdipendenza positiva e produttiva. In quest’ottica particolare rilevanza data al mondo dei giovani, non tanto per la giovane età del sottoscritto, ma semplicemente per il fatto che i giovani, con il loro entusiasmo e le loro aspirazioni, sono i cittadini di domani e devono essere assolutamente coinvolti nelle decisioni e nei progetti che riguardano il futuro del loro paese».