Jesi-Fabriano

Governo M5S-Lega, sfuma il ministero allo jesino Coltorti

Il professore di geologia dell'università di Siena, sostituito all'ultimo da Toninelli alle Infrastrutture, non ha alcun rammarico: «L'importante è adoperarsi fin da subito per migliorare le condizioni di vita dei cittadini»

Mauro Coltorti
Mauro Coltorti

JESI – «Nessun problema per la nomina sfumata». Il senatore Mauro Coltorti, indicato fino a ieri pomeriggio, un po’ da tutti gli osservatori politici, quale nuovo Ministro delle Infrastrutture del governo Movimento 5 Stelle-Lega, accoglie senza alcun rammarico la nomina di Danilo Toninelli. Anzi, è pronto già da ora a collaborare con il neo-ministro qualora ne avesse bisogno. Il geologo jesino, stimato professore dell’Università di Siena, era fra i ministri indicati precedentemente alle elezioni dal leader pentastellato Luigi Di Maio, ma l’accordo con la compagine di Salvini ha rimescolato le carte in tavola.

La consigliera comunale del M5S Jesi, Claudia Lancioni, il senatore Mauro Coltorti e la consigliera regionale Romina Pergolesi
La consigliera comunale del M5S Jesi, Claudia Lancioni, il senatore Mauro Coltorti e la consigliera regionale Romina Pergolesi

«La cosa importante – osserva il professor Coltorti – è che il Movimento 5 Stelle sia al governo del paese e si adoperi sin da subito per migliorare le condizioni di vita dei nostri concittadini. Toninelli è una colonna del Movimento e ha contribuito enormemente al successo che abbiamo ottenuto. Aver voluto mettere ad un ministero importante una figura politica di spicco è un riconoscimento per l’impegno di ogni singolo attivista. Io sono un tecnico e potrò comunque portare un contributo sia come Senatore che all’interno della Commissione. Sarò poi certamente a disposizione di Toninelli nel caso lo ritenesse necessario».

Nessun rammarico, insomma. «Noi del 5 Stelle ci muoviamo con spirito di servizio – ribadisce Coltorti -. Gli interessi personali passano in secondo piano. Ogni personalismo va evitato e si deve pensare al bene comune. Se chi ci ha preceduto si fosse mosso in questa ottica ora il paese, e più in generale l’intero pianeta, non si troverebbe nelle condizioni in cui è. Abbiamo un grande lavoro da svolgere e svolgerlo al meglio è l’obiettivo da perseguire. Tutto il resto non ha importanza».