MAIOLATI SPONTINI – Irene Bini è stata esclusa dalla competizione elettorale. L’assessore uscente, appoggiata dal sindaco Umberto Domizioli, dal Pd e da una parte dell’opposizione, non sarà fra i candidati che si sfideranno alle urne il prossimo 26 maggio. Così ha deciso il Tar Marche, che ha decretato la non validità della domanda di ammissione della lista Percorso Civico.
In corsa, pertanto, restano il Movimento 5 Stelle con Leonardo Guerro, Tiziano Consoli, sindaco uscente di Poggio San Marcello, e Gabriele Mazzuferi con la lista di Sinistra.
Respinto dal tribunale amministrativo regionale, il ricorso presentato da Francesco Perticaroli, Irene Bini e Silvia Badiali per l’annullamento della decisione assunta dalla sottocommissione elettorale circondariale di Jesi, Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo Ancona, che ha escluso la lista. A quanto pare, mancherebbero le firme dei candidati. «Le dichiarazioni di accettazione della candidatura alla carica di consigliere comunale e di sindaco delle ricorrenti Badiali e Bini, nonché di tutti gli altri candidati della lista – si legge nella sentenza del Tar Marche -, non riportano nella parte deputata all’autenticazione di firma, né il nominativo, né gli estremi del documento di identità che avrebbe consentito l’identificazione del dichiarante da parte del soggetto che ha proceduto all’autenticazione, né, eventualmente, se la stessa è avvenuta per “conoscenza personale”, dato che l’ufficiale medesimo, sindaco uscente del Comune (Domizioli ndr.), ha riportato, in calce ad ogni dichiarazione, le proprie generalità e gli estremi del proprio documento». Sono elementi essenziali costitutivi della procedura di autenticazione, indica sempre il tribunale delle Marche, «l’apposizione del timbro, l’indicazione del luogo e della data di sottoscrizione del pubblico ufficiale procedente, le modalità di identificazione del sottoscrittore, l’accertamento della sua identità, dell’apposizione della sottoscrizione in sua presenza e le generalità del pubblico ufficiale che procede all’autenticazione e la sua legittimazione».
A Maiolati, il centrosinistra governa ormai da decenni. Quanto accaduto, insomma, rivoluzionerà completamente la politica del paese della Vallesina, strategico per l’intera regione in quanto sede della discarica La Cornacchia della frazione di Moie. Non è un caso che sia sempre il futuro della struttura a orientare il dibattito elettorale.