Jesi-Fabriano

Polemica Corso, il Pd a Bacci: «Chiedere soldi per Ponte San Carlo è buon senso»

Replica del segretario dem Stefano Bornigia alle dure parole del Sindaco dopo le critiche per il nuovo mutuo in vista per i lavori in centro. «Questa Amministrazione governa da quasi otto anni. È giunto il momento che si prenda le proprie responsabilità»

Il segretario Pd Jesi, Stefano Bornigia

JESI – «Questa Amministrazione governa da quasi otto anni. È giunto il momento che si prenda le proprie responsabilità e smetta di fare ricadere sull’ormai lontano passato la responsabilità delle sue scelte». Reagisce così il segretario del Partito Democratico di Jesi a quella che era stata la dura replica del sindaco Massimo Bacci alle critiche dem sulla decisione di far ricorso ad un nuovo mutuo da 2,5 milioni per finanziare i lavori di rifacimento di Corso Matteotti.

«Dispiace – dice Bornigia – che il Sindaco reagisca ad ogni critica ricordandoci il nostro passato di governo della città rimproverandoci e accollandoci chissà quali nefandezze. Crediamo che nella dialettica politica non debba essere questo lo stile del confronto. Suggerire, come abbiamo fatto, di utilizzare l’eventuale mutuo di 2,5 milioni di euro per il rifacimento del ponte San Carlo, è un nostro contributo alla discussione nell’ultimo Consiglio Comunale, ma crediamo che, vista l’importanza e la necessità di questo intervento, sia anche un suggerimento di buon senso».

Bornigia aggiunge: «Al di là della questione contingente, i nostri 35 anni di amministrazione della nostra città sono il risultato della fiducia dei cittadini di Jesi sulla nostra capacità amministrativa nel corso di un periodo così lungo. Questa fiducia è scaturita dall’apprezzamento del nostro buon governo e quindi non accettiamo lezioni di buona amministrazione da nessuno. Ricordo che questa Amministrazione Comunale si avvale e si è avvalsa di figure amministrative che hanno contribuito con la loro presenza, in importanti ruoli, ai tanto vituperati precedenti governi del Partito Democratico».