Jesi-Fabriano

Prende il via Fabriano Carta è Cultura: 4 giorni di eventi sotto l’egida dell’Unesco

La Città Creativa di Fabriano entra nel vivo del ricco programma della manifestazione attraverso il connubio multidimensionale con le diverse arti performative e non

Francesca Merloni, Daniela Ghergo e Beppe Severgnini

FABRIANO – Ha ufficialmente preso il via l’evento Fabriano Carta è Cultura, la quattro giorni dedicata alla creatività sotto l’egida Unesco. La Città Creativa di Fabriano entra nel vivo del ricco programma della manifestazione che declinerà il tema della Carta, produzione identificativa fin dal XIII secolo, attraverso il connubio multidimensionale con le diverse arti performative e non (musica, cinema, spettacolo, teatro, letteratura, pittura, manifattura) e i principali contenitori culturali (musei, archivi, biblioteche, pinacoteca, spazi espositivi). A tenere a battesimo la manifestazione, alle 17:30 di oggi al Palazzo del Podestà, Beppe Severgnini, giornalista e scrittore, una delle personalità più note del mondo della carta stampata e dei media. Dopo, questo primo momento, ai Giardini del Poio previsto il brindisi inaugurale accompagnato dalla musica di Diego Trivellini, con la sua “fisorchestra”. E, quindi, a conclusione di questa prima giornata, al Teatro Gentile con l’Orchestra Concordia e il Maestro Marco Agostinelli che per la sessione Jazz e Cinema si esibirà insieme all’ospite speciale Linda Valori, cantante, cantautrice e compositrice italiana, una delle voci contemporanee più toniche del blues, soul e rhythm and blues.

L’inaugurazione

«Fabriano Carta è Cultura rappresenta il tentativo di immaginare il futuro della città nel segno di uno sviluppo a traino culturale. Un evento pensato per accogliere, far conoscere, valorizzare e trasmettere il senso di un’identità che si è costruita nel tempo adattandosi costantemente ai cambiamenti, senza smarrire le radici che affondano nel valore del lavoro che emancipa», le parole del sindaco, Daniela Ghergo. «L’intera città si mette in mostra e lo fa in termini sostenibili e contemporanei, lasciandosi attraversare da chi vuole scoprire i suoi tanti scrigni di bellezza, vivere un’esperienza, conoscere una storia, interrogarsi sul futuro. Fabriano indica una strada che è quella dell’unità e della partecipazione, l’unità nel segno della cultura e la partecipazione come elemento distintivo di una comunità che si pensa civile, progredita e democratica», ha concluso. «Sono racchiuse tutta la creatività, il saper fare e la genialità dei marchigiani nelle mani dei maestri cartai e filigranisti che, di generazione in generazione, fin dal medioevo, tramandano con estrema sapienza artigiana l’arte della carta e della filigrana. Trasparenze avorio riconoscibili a livello mondiale, creazione unica e necessaria divenuta la vera identità della città che la Regione Marche ha voluto riconoscere con legge quale “Città della carta e della filigrana”», la dichiarazione dell’assessore regionale alla Cultura, Chiara Biondi. «Produzione che rappresenta un bene significativo dell’identità regionale e volano per lo sviluppo, eccellenza che ha reso Fabriano Città Creativa Unesco e Coordinatore Nazionale del Network delle 13 Città Creative italiane. In questo ambito nasce l’evento ‘Fabriano Carta è Cultura’ ricco di iniziative tra mostre, conferenze, esposizioni, spettacoli, incontri con personalità del mondo della cultura e dell’arte. Un bellissimo progetto che oltre ad esaltare la città di Fabriano coinvolge il territorio e veicola, promuovendole, le straordinarie caratteristiche delle Marche. Così da rendere concreto il concetto di cultura come strumento essenziale di sviluppo e di confronto, piattaforma ideale dove le esperienze e la capacità del fare impresa locale vengono inserite in un contesto globale per moltiplicare innovativi progetti che guardano al futuro», ha concluso. Infine, l’Ambasciatrice dell’Unesco, Francesca Merloni. «La storia della carta è espressione di ingegno e creatività, le stesse qualità che nelle decadi precedenti hanno prodotto nel nostro territorio delle straordinarie esperienze imprenditoriali di valenza nazionale e internazionale. La conoscenza e la valorizzazione delle radici storiche diventano base dello sviluppo anche economico. Dove c’è cultura ci sono idee, creatività, innovazione, impresa».

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