Jesi-Fabriano

Prende il via la biennale Fabriano Contemporanea dal titolo #1 Intrecci

Le opere sono esposte nei luoghi simboli della città. Una delle peculiarità dell'iniziativa è la collaborazione fra gli artisti e i residenti

Be Andr, Untitled (Ora), 2023, vinyl lettering, 152.5 cm x 176 cm. Courtesy of the artist

FABRIANO – Domani 8 settembre, inaugura ufficialmente a Fabriano, Città Creativa Unesco, Fabriano Contemporanea alla presenza della sindaca Daniela Ghergo, dell’assessora alla Cultura della Regione Marche, Chiara Biondi e dell’assessora fabrianese alla bellezza, Maura Nataloni.

La prima edizione, dal titolo #1 Intrecci, apre l’8 settembre fino al 3 febbraio 2024 ed è organizzata dal Comune di Fabriano ed è un progetto sostenuto dalla Regione Marche – Assessorato alla Cultura. Ideata e diretta da Chiara Zampetti Egidi, con la collaborazione di Matteo Boetti e di Anne-Sophie Dinant, l’evento include installazioni appositamente create nei luoghi più significativi del centro storico, mostre, performances, residenze d’artista oltre a laboratori e incontri.

La peculiarità di Fabriano Contemporanea, #1 Intrecci, è che i cittadini e le comunità locali hanno partecipato attivamente, collaborando con gli artisti, nei processi di produzione di molte delle opere. Gli artisti presenti in questa prima edizione: Be Andr, Susanne Bürner, Luca Buvoli, Bruno Ceccobelli, Enzo Cucchi, Mimosa Echard, Haris Epaminonda, Joan Jonas, Massimo Kaufmann, Jochen Lempert, Felice Levini, Jonas Mekas, Jean Painlevé, Luca Pancrazzi, Alessandro Piangiamore, Cristiano Pintaldi, Gioacchino Pontrelli, James Richards, Tai Shani, Alice Theobald, Wolfgang Tillmans, Rebecca Ward. I luoghi interessati da questo sono: Palazzo del Podestà, Museo Guelfo, Corso della Repubblica, Teatro Gentile, La Casa di Ester alla Pinacoteca civica Bruno Molajoli, Loggiato San Francesco, Oratorio della Carità, Museo della Carta e della Filigrana e Giardini del Poio.

Luca Buvoli, Flags (Astrodoubt Floating in Gravitational Waves), 2020-2023, stampa su Berolina, velcro cm 120 x 145 ciascuna., Courtesy of the artist

La mostra

L’Azione “Creativamente Insieme” – nell’ambito del progetto Inside Out, una piattaforma artistica globale creata da JR – è stata realizzata dagli studenti che frequentano la Biblioteca Multimediale Romualdo Sassi di Fabriano. Per questa iniziativa, che celebra il potere della creatività nel creare connessioni e superare barriere, sono stati creati 86 ritratti. Il processo di organizzazione dell’Azione, lo scatto delle foto e infine l’affissione dei manifesti nel chiostro del Teatro Gentile, uno dei teatri più belli delle Marche, non solo coinvolgono i partecipanti, ma mettono loro e gli osservatori in relazione con un progetto artistico internazionale che porta le voci di persone che vivono vite molto diverse dalla loro.

L’installazione “Ora (Now)” dell’artista norvegese Be Andr è un progetto artistico innovativo, per cui l’artista utilizza 15 vetrine sfitte della via principale, corso della Repubblica. L’artista ha invitato i residenti di Fabriano a contribuire con parole e frasi che racchiudessero le loro personali percezioni e descrizioni della loro città. Il Loggiato San Francesco, allestito appositamente dall’artista Luca Buvoli, prende vita con le bandiere e il flipbook dell’installazione “Astrodoubt Floating in Gravitational Waves”. Nella Sala del Palazzo del Podestà, la video animazione “A Brief History of Time (Under Covid) – in 7 Lessons (2022)” sempre di Luca Buvoli è un tentativo di re-immaginare la temporalità basandosi su una diversità di sistemi scientifici, filosofici e religiosi, relazionando ciascuno di questi alla nostra recente crisi e percezione del tempo. Al Museo Guelfo la mostra “Take It Easy, Baby. The Collector’s Lifestyle” curata da Matteo Boetti interagisce in mondo originale con la mostra permanente di Guelfo. La mostra per lo più di pittura e opere su carta, sottolinea quella rete di rapporti che si creano quando l’arte è un tutt’uno con la tua vita. Al Palazzo del Podestà la mostra “Through the Unfolding Glass / Attraverso il Vetro che Svela” curata da Anne-Sophie Dinant riunisce artisti internazionali di differenti generazioni che esplorano i diversi sensi della realtà attraverso l’uso dell’obiettivo.

Gioacchino Pontrelli, Floating (dittico), 2008, tecnica mista su tela, 180×320. Courtesy of CollAge – Todi

«Fabriano può essere uno dei luoghi elettivi dell’arte contemporanea», dichiara la sindaca Daniela Ghergo. «Come Amministrazione comunale siamo stati ben lieti di sposarla, avanzando una proposta che farà convergere nella nostra città artisti dalle diverse parti del mondo, i quali daranno vita ad una sperimentazione che coinvolgerà la cittadinanza e farà vedere sotto una luce diversa molti dei luoghi più suggestivi del nostro centro storico, grazie ad una serie di installazioni di arte contemporanea. Siamo molto fiduciosi della novità che questa rassegna d’arte rappresenta e del fatto che essa può costituire un primo passo di un percorso ben più lungo e di successo». Fabriano Contemporanea, «iniziativa che ha avuto il sostegno della Regione Marche nell’ambito del Bando unico della cultura – commenta l’assessora regionale alla Cultura Chiara Biondi – è un modo per scoprire in maniera originale luoghi più conosciuti e luoghi che meritano maggiore attenzione. Promuovendo l’arte contemporanea con una misura regionale ad hoc vogliamo inoltre coinvolgere i professionisti del settore, aggregare più soggetti, generare un network internazionale e innovare contenuti e forme. Fabriano Contemporanea interpreta bene questo spirito».

A concludere Chiara Zampetti Egici, direttrice artistica di Fabriano Contemporanea. «Lavorare a Fabriano Contemporanea è stata una esperienza incredibile. Per me oggi Fabriano celebra non solo l’inaugurazione della sua Biennale di Arte Contemporanea Internazionale, ma anche un modello di progetto artistico innovativo che mi auguro possa essere riprodotto anche in altri centri per poter portare beneficio a tante altre città, artisti e persone, così che l’arte possa continuare a dare molto a tutti noi e tutti noi possiamo contribuire a permettere agli artisti di produrre più arte».

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