Jesi-Fabriano

Jesi, si presenta l’associazione “Fare CULTURA/E”

La neonata realtà chiede un «piano regolatore della cultura, che dia direzione, senso, significato dopo iniziative parse caratterizzate da casualità e effimero». E ancora, «non siamo una lista ma più di un socio è nel campo del centrosinistra»

La presentazione della associazione “Fare CULTURA/E”

JESI – Un «piano regolatore della cultura, che dia direzione, senso, significato alle tante forze che Jesi offre. Come è accaduto in altre città anche più piccole, che hanno fatto tesoro di ciò che hanno e messo in piedi iniziative che le hanno fatte conoscere non solo in tutta Italia». È la neonata associazione “Fare CULTURA/E” a parlarne. A presentarla sono il presidente Bruno Sconocchia, la vice presidente Chiara Berti e poi Paolo Borioni e Marta Santoni. Una realtà che si schiera in vista delle prossime elezioni amministrative. «Non siamo una lista – precisa Sconocchia – ma una un’associazione culturale che ha più di un socio che si candiderà nelle liste del campo del centrosinistra, che appoggiamo sperando che la coalizione e il candidato sindaco Lorenzo Fiordelmondo possano porre la cultura al centro dell’amministrazione».

Dice Borioni: «Crediamo che il Comune possa essere un facilitatore culturale. Vi sono luoghi che alla cultura possono essere recuperati: un esempio, gli ex cinema oggi vuoti. La fine dell’Università? Difficile riproporre l’esperienza in tempi tanto cambiati rispetto a oltre venti anni fa. Ma ci si può muovere nel campo dell’alta formazione. Penso alla musica: tante le scuole di musica presenti in città ma manca un conservatorio». La vice presidente Berti spiega: «La nostra è una realtà nata da persone con esperienze diverse ma che, pure lontane della città per anni, si riconoscono jesini con una identità culturale forte. Siamo aperti ai contributi di tutti».

In programma un appuntamento a Palazzo Bisaccioni il 18 maggio alle 17,30: una tavola rotonda con relatori Angelo Varni (già Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Bologna e Direttore della Scuola Superiore di Giornalismo), Chiara Galloni (operatrice e ricercatrice in ambito culturale), Claudio Trotta (uno dei più importanti promoter musicali in Europa). Inoltre, illustra Santoni: «Una delle nostre prime proposte, “Storie e esperienze per Jesi”, consta nella produzione di brevi interviste video su temi quali lavoro, economia, accoglienza, rigenerazione, partecipazione e ambiente, temi certamente affrontati da una prospettiva culturale, ma che partono da storie ed esperienze di persone di Jesi, originarie di Jesi e di fuori Jesi, perché riteniamo che dal confronto tra fabbisogni ed esperienze locali e realtà già sperimentate con successo in altri contesti, possano emergere modelli tanto interessanti quanto utili. I contributi video saranno visibili sulle nostre pagine Facebook e Instagram».

«Non che siano mancate iniziative – è la critica alla politica culturale degli ultimi anni città – ma sono parse caratterizzate dalla casualità e dall’effimero» dice Sconocchia. «La cultura – evidenzia Borioni – crea ricchezza personale, sociale, economica».