JESI – Ammonterà a circa 680 mila euro il rifacimento del cavalcavia di viale della Vittoria. Il nuovo prezzario regionale ha obbligato l’amministrazione a rivedere il piano economico dell’intervento, che sarà finanziato attraverso un contributo ministeriale (520 mila euro) e per la parte restante mediante l’accensione di un mutuo.
«Le verifiche – ha evidenziato l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Renzi – non hanno rivelato criticità immediate per la sicurezza sismica. Ma c’è necessità rimuovere le volte sottostanti il cavalcavia, che non hanno funzione portante e statica e dalla quale in passato si sono distaccati materiali. Andranno demolite, mettendo a nudo le travature che verranno quindi rinforzate, anche con elementi in carbonio». Si procederà pertanto alla progettazione definitiva ed esecutiva della ristrutturazione e i lavori non partiranno prima dell’estate.
Successivamente alla caduta di alcuni pezzi di intonaco, infatti, i tecnici municipali hanno verificato le condizioni del cavalcavia a salvaguardia dell’incolumità pubblica. «La struttura portante del ponte – si legge nella relazione tecnica – è difforme da quanto inizialmente ipotizzato ed occultata alla vista da soffittature voltate in avanzato stato di degrado. Sono state inoltre riscontrate problematiche diffuse di infiltrazioni e percolazioni di acque meteoriche, presenti anche negli strati di finitura sottostanti la pavimentazione stradale e sovrastanti la struttura orizzontale portante. Sulla campata centrale sono state eseguite prove complementari all’estradosso: sia le soffittature voltate di intradosso indagate che la campata centrale sono risultate in forte stato di degrado. In particolare, le soffittature relative alle campate laterali, a causa delle semplici vibrazioni indotte dagli strumenti impiegati, hanno manifestato varie cadute localizzate di intonaco dall’intradosso, anche in lontananza dal punto di esecuzione della prova, a testimonianza e riprova del pessimo stato di conservazione per forti infiltrazioni d’acqua nelle soffittature stesse».
I sondaggi portati a termine su via Gramsci hanno evidenziato effettivamente l’esigenza di «interventi di manutenzione tesi ad allontanare le acque dalla struttura portante, nonché azioni di rinforzo della struttura orizzontale per l’adeguamento alle norme. Solo interventi manutentivi, invece, per i sostegni verticali».
L’intervento è stato inserito nel piano annuale delle opere pubbliche.