MAIOLATI SPONTINI – Riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva. Questo l’obiettivo del Premio “Città che legge”, centrato dal Comune di Maiolati Spontini che si aggiudica l’edizione 2018 dell’iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Centro per il libro e la lettura, sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica.
Un riconoscimento che la struttura di Moie ottiene per il secondo anno consecutivo: «Una conferma – osserva l’assessore alla Cultura Sandro Grizi – non scontata, che abbiamo dovuto meritare e che rappresenta l’ennesimo riconoscimento della qualità del lavoro svolto, fra l’altro in un contesto di crescenti difficoltà per le amministrazioni a garantire servizi di alto livello. Un grazie va al personale della biblioteca, ai volontari e ovviamente ai tanti utenti per i quali la biblioteca rappresenta ormai un luogo familiare, dove trovare stimoli, incontrare libri, cultura e persone». Dalla lettura dipendono lo sviluppo intellettuale, sociale ed economico delle comunità: è con questa consapevolezza che il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani attraverso la qualifica di “Città che legge” ha deciso di promuovere e valorizzare quelle amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura.
L’accesso ai libri, le rassegne e le manifestazioni organizzate ogni anno, hanno consentito a Maiolati Spontini di ottenere il Premio per merito delle iniziative che la Biblioteca sforna e continua a proporre: al via proprio in questi giorni “Prendi un libro/riporta un libro” con l’obiettivo è incentivare la nascita delle “Little Free Libraries”, cioè casette piene di libri messi a disposizione dal proprietario ai passanti che a loro volta lasciano un libro letto. L’iniziativa era già partita nelle farmacie di Moie e nel “dispensario” di Maiolati.
«L’idea è stata pensata sia dal Comune – spiega il vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Silvia Badiali – sia dal Consiglio comunale dei ragazzi. La cosa ci è piaciuta molto ed è nato il progetto che vede la compartecipazione di Comune, biblioteca La
Fornace e Istituto comprensivo Carlo Urbani. Un’iniziativa molto in linea con il ruolo assunto in questi anni dalla nostra biblioteca: una struttura, cioè, aperta alla comunità, con un bacino fra l’altro che comprende diversi Comuni della Vallesina. Le casette dei libri hanno questo scopo: stimolare e dimostrare concretamente la condivisione e lo spirito di accoglienza. E il veicolo è proprio il libro, che diventa sinonimo di cultura, piacere, intrattenimento e ben vivere». L’invito a diffondere queste buone pratiche è esteso alla cittadinanza e agli esercizi commerciali: «Grazie alla biblioteca diffusa – spiega la bibliotecaria Stefania Romagnoli – si promuove la lettura e la cultura e si spingono i cittadini a condividere i libri che hanno amato e scambiarsi opinioni ed esperienze di lettura». Per aderire ci si può registrare sul sito dell’iniziativa e riceverete un codice per essere visualizzati su Google Maps.
Chi aderisce all’iniziativa e posta, entro il 30 settembre prossimo, una foto sulla pagina Facebook della Biblioteca La Fornace, saranno donati cinque libri per adulti e bambini da inserire nella casetta.