JESI – “Puliamo il mondo – Per un clima di pace”: domenica prossima 1 ottobre la tradizionale manifestazione di Legambiente tornerà di scena anche a Jesi con i volontari – quest’anno con la collaborazione di Caritas e Centro islamico Al Huda – che si impegneranno, a partire dagli Orti Pace dove sarà il ritrovo alle10, nella pulizia dell’area che va dal Campo Boario a Porta Valle. E intanto l’assessore all’ambiente Alessandro Tesei annuncia, nel presentare l’iniziativa, il prossimo arrivo in città di targhe adesive plurilingue sui contenitori della raccolta e i cassonetti, per dare indicazioni ai cittadini sul corretto conferimento e smaltimento dei rifiuti. «In collaborazione con Ata – spiega Tesei – i cartelli oltre che in italiano saranno in inglese, francese, arabo e bengalese, così da arrivare il più possibile a tutti. È un dato di fatto che in un quartiere come San Giuseppe il dato di raccolta differenziata è più basso che nel resto della città e che in alcune aree l’esigenza di migliorare sotto questo profilo si fa sentire di più».
Con Tesei, a parlare di “Puliamo il mondo” ci sono per Legambiente la presidente del Circolo Azzaruolo di Jesi,, Francesca Paolini, e Leonello Negozi, per la Caritas, Mariangela Boiani. «La valenza di una iniziativa come Puliamo il mondo – ricorda Paolini – è soprattutto educativa e di sensibilizzazione. In tutte le aree, e non solo lì dove c’è una più forte presenza di cittadini di origine estere, troppo spesso si ravvisa una mancanza di senso civico nel gettare rifiuti a terra ignorando la presenza dei cestini. Domenica il punto di raduno sarà agli Orti Pace alle 10, Legambiente in collaborazione col Comune metterà a disposizione, dai guanti a sacchi e picchetti, i kit per la raccolta, che sarà assistita dai nostri volontari. Ci sposteremo dal Boario a Porta Valle ma se ci sarà tempo e modo potremo anche allargarci ad ulteriori zone».
Quanto all’impegno di Caritas, Boiani evidenzia: «Il tema di questa edizione ricollegato alla pace e la convinzione che giustizia sociale e ambientale sono profondamente connesse pongono questa manifestazione assolutamente in linea con quello che ad esempio è stato il pensiero espresso dallo stesso Papa Francesco. Una transizione ecologica va favorita, da tempo Caritas è impegnata in progetti di recupero e anti spreco, che vanno dai prodotti alimentari ai mobili, e si sta anche muovendo per un progetto di comunità energetica».