Jesi-Fabriano

“Qatar 2022, i Mondiali dello sfruttamento”: a Jesi, il libro di Riccardo Noury

La presentazione a Palazzo Bisaccioni, a cura del gruppo Amnesty International di Ancona e dell'Antenna AI Mar08 di Jesi. L'autore del volume è il portavoce di Amnesty International Italia

Palazzo Bisaccioni, Jesi
Palazzo Bisaccioni, Jesi

JESI – Si terrà a Palazzo Bisaccioni, in Piazza Colocci 4 a Jesi, lunedì 19 dicembre alle 17,30, la presentazione del libro “Qatar 2022, i Mondiali dello sfruttamento”. A riflettere sui drammatici retroscena dell’evento sportivo l’autore Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, insieme al giornalista sportivo Alex Čizmić, all’attivista di Amnesty Patrizia Taglianini e all’Assessore allo Sport Samuele Animali, che porterà i saluti dell’Amministrazione Comunale.

Oltre seimila, secondo accreditate inchieste giornalistiche, sono state le vittime che con il loro sacrificio hanno reso possibile la costruzione delle infrastrutture necessarie ad ospitare calciatori e tifosi da tutto il mondo nello stato del Golfo. Una manodopera per oltre il 90% migrante, costretta a lavorare in condizioni contrarie ai fondamentali diritti dell’uomo e per le cui famiglie Amnesty International chiede, insieme a una coalizione di associazioni, tifoserie, sindacati, un risarcimento complessivo di 440 milioni di dollari da parte della FIFA: la stessa cifra destinata all’organizzazione dei mondiali in Qatar.

Riccardo Noury, volto della Sezione Italiana di AI da vent’anni e iscritto all’associazione dal 1980, ha all’attivo numerosi scritti che hanno contribuito a portare l’attenzione sulle violazioni dei diritti umani nel mondo, occupandosi in particolare di pena di morte e tortura, delle dolorose vicende che hanno segnato la disgregazione della Jugoslavia, di storie di attiviste per il diritto alla libertà di espressione e alla giustizia sociale.

Alex Čizmić è un giornalista freelance che si divide tra la Bosnia Erzegovina e l’Italia e collabora con importanti testate internazionali, occupandosi in modo particolare di calcio africano, di Balcani e di giustizia sociale in Italia.

L’iniziativa è stata promossa dal gruppo Amnesty International di Ancona e dall’Antenna AI Mar08 di Jesi.