JESI – Sono 104 le firme raccolte dai residenti del quartiere di San Giuseppe contro il piano urbano della mobilità sostenibile, con particolare riferimento alle modifiche ipotizzate per via Setificio (cambio del senso di marcia) e istituzione della zona 30.
«Alla presentazione del Pums (Piano della mobilità sostenibile), avvenuta qualche mese fa – ricorda Insieme Civico, promotore della mobilitazione – abbiamo subito espresso delle perplessità, soprattutto in riferimento ad alcune modifiche della viabilità nel quartiere San Giuseppe. Da qui abbiamo avviato una raccolta firme degli abitanti. I tempi sono stati davvero stretti e siamo stati costretti a chiudere la raccolta firme e mandarla al protocollo del Comune. Tante sono state le adesioni, ad ora ne abbiamo raccolte 104 ma con più tempo sarebbero state sicuramente di più. In molti si sono ritrovati nelle nostre osservazioni evidenziando come non può essere una ditta di Milano tramite pc a decidere le sorti di un quartiere o una città ma deve farlo chi le amministra con responsabilità e senso civico».
Insieme Civico si aspetta quindi «una convocazione dall’assessore di riferimento e ci auguriamo che tramite questa nostra iniziativa sia arrivato un segnale all’amministrazione e che venga presa una decisione consona alle reali necessità della nostra città». I firmatari chiedono, nello specifico, «di abbandonare l’ipotesi di variazione del senso di marcia di via Setificio e ripensare solamente ad alcuni tratti la velocità di 10-30km/h. Inoltre si chiede in futuro di rivalutare il progetto Asse Nord che potrebbe essere una soluzione per il traffico di questo quartiere e non solo».