Jesi-Fabriano

Raddoppio Orte-Falconara, la maggioranza jesina sollecita il Governo

Le forze politiche di Jesi chiedono all'esecutivo della Regione Marche di adoperarsi affinché l’opera ferroviaria venga considerata strategica

La stazione di Jesi

JESI – Raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara, le forze di governo di Jesi si fanno sentire. Jesiamo, Jesinsieme e Patto x Jesi presentano un ordine del giorno ad adoperarsi affinché tale opera sia inserita negli impegni del nuovo Governo, sfruttando tutte le opportunità economiche e finanziarie esistenti, inclusa l’occasione irripetibile del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

«Vogliamo far esprimere dal consiglio comunale di Jesi – spiegano Matteo Baleani (Jesiamo), Giancarlo Catani e Gianna Pierantonelli (Patto x Jesi), Sandro Angeletti, Maurizio Barchiesi, Michele Caimmi, Maria Chiara Garofoli (Jesinsieme) – la soddisfazione per le iniziative intraprese negli ultimi anni al fine del potenziamento e sviluppo di questa linea. Riteniamo assolutamente necessario e naturale procedere con i lavori considerandoli di importanza vitale per la regione Marche e il centro Italia tutto che ne risulterà meglio connesso e facilitato nei trasporti dall’est Europa fino alla penisola Iberica, facendo nascere un vero e proprio “corridoio” europeo».

Il rendering della nuova stazione di Jesi

La discussione è prevista in occasione del prossimo consiglio comunale del 25 febbraio. «Le Ferrovie dello Stato – riferiscono i tre movimenti civici – sono state per decenni un elemento fondamentale dello sviluppo delle Marche, dell’Umbria e delle regioni costiere adriatiche garantendo, con la mobilità, occupazione e sviluppo. Ma dalla fine degli anni 80, le continue modifiche organizzative e politiche, hanno portato ad un impoverimento delle FS nella nostra regione ed i principali investimenti sono stati riversati sull’Alta Velocità che, partendo da nord a sud, si fermavano a Bologna per poi dirigersi verso il Tirreno con previsioni future di collegamento Napoli – Bari, tagliando di fatto il nostro territorio. Il tutto mentre i lavori di raddoppio della Ancona – Orte procedono a rilento da decenni. Progetti e piani di fattibilità ci sono da oltre 10 anni e mai come oggi diventano importanti per collegare porto, aeroporto e interporto, situazioni dove sono stati fatti o ci saranno notevoli investimenti (in previsione uno logistico di enorme portata all’interporto di Jesi), tali da poterli trasformare in seri attrattori di traffico merci e passeggeri. Inoltre la stessa Comunità Europea sta puntando sul trasporto su rotaia, come la giunta Ceriscioli prima (tramite un protocollo d’intesa tra MIT, RFI, regione Umbria e Marche) e quella Acquaroli ora (con altro protocollo tra regione Marche, Abruzzo, Molise e Puglia)».

I proponenti invitano quindi tutte le associazioni, partendo dall’ANCI, a sostenere questa scelta con una posizione unitaria.