FABRIANO – “Avete perso il treno del Pnrr”. Questo quanto scritto in uno striscione mostrato dai rappresentanti del Pd Marche ed Umbria nel corso del loro presidio indetto quest’oggi (5 maggio) davanti la stazione di Fabriano in relazione al raddoppio ferroviario Orte-Falconara che sarebbe stato depennato dai progetti da finanziare con il Pnrr. Presenti al sit-in, fra gli altri, i segretari regionali del Pd Marche ed Umbria, rispettivamente Chantal Bomprezzi e Tommaso Bori, i consiglieri regionali Maurizio Mangialardi e Antonio Mastrovincenzo, l’ex parlamentare Alessia Morani, il sindaco di Fabriano Daniela Ghergo e il capogruppo Pd in consiglio comunale cittadino Paolo Paladini.
Le dichiarazioni
«Dopo due anni il centrodestra si accorge che i fondi destinati al raddoppio ferroviario forse sono persi. Non una certezza, solo silenzio. Non ci danno garanzia su dove questi fondi verranno dirottati e per questo il Pd è pronto a chiederne conto. Il nostro ruolo è di essere presenti per un’opera prioritaria per le due Regioni che, insieme, evidenziano questo silenzio», ha incalzato la Bomprezzi. «Siamo i rappresentanti di due territori umbro-marchigiano che devono dialogare e portare avanti battaglie comuni che riguardano la vita dei cittadini. Chi ci governa non è in grado di cogliere i problemi reali e che i fondi del Pnrr sono una risorsa importante di sviluppo, mentre loro stanno perdendo una grande occasione», gli ha fatto eco Bori. «Il raddoppio della Orte-Falconara, da realizzare all’interno del Pnrr, è una priorità per i nostri territori e il suo sempre più probabile slittamento è un danno e una beffa che dimostra come il centrodestra al governo non sia in grado di portare avanti gli impegni che promette», le parole dei consiglieri regionali Maurizio Mangialardi ed Antonio Mastrovincenzo che confermano il deposito dell’interrogazione congiunta nei due Consigli regionali di Marche ed Umbria, «per rispondere alla quale il centrodestra dovrà ammettere le proprie responsabilità e spiegare se si intenda rinunciare ad un intervento strategico per entrambe le regioni».
Infine, secondo il sindaco di Fabriano «non possiamo permetterci di non avere infrastrutture strategiche. Non è un problema dell’entroterra la mancanza di collegamenti adeguati con Roma. Non è possibile avere un tempo di percorrenza per 160 chilometri che supera le tre ore. Il raddoppio ferroviario Orte-Falconara è fondamentale per l’economia di tutta la Regione, non possiamo perdere il treno dello sviluppo infrastrutturale. E la politica regionale non può essere a sola trazione costiera». Polemico verso la Giunta di centrodestra, il capogruppo fabrianese del Pd, Paolo Paladini. «Si tratta di un progetto di raddoppio che risale a oltre 50 anni fa, ma mancavano sempre i fondi. Adesso che la nostra Regione sarà letteralmente “inondata”, nei prossimi anni, da svariati milioni di euro del Pnrr, la Giunta regionale, con una lungimiranza degna di un cocchiere che guida quattro ronzini, ha pensato bene di depennare il raddoppio, costringendo decine di migliaia di pendolari e di studenti a percorrenze orarie di stampo tardo-ottocentesco. Però, nel frattempo, si trovano 100 milioni di euro per le (indispensabili…) piste da sci di Sarnano», conclude.