Jesi-Fabriano

Rapine e percosse in pieno centro a Jesi, i carabinieri arrestano due 18enni

Le vittime venivano accerchiate dal gruppo, minacciate e, passati alle mani, costrette a consegnare denaro o altri oggetti di valore: per due giovani appena maggiorenni si sono aperte le porte del carcere

JESI – Nell’ultimo periodo, hanno destato un particolare allarme sociale la lunghissima serie di rapine, tentativi di rapina, con veri e propri pestaggi a cui sono conseguite, nei confronti delle vittime, lesioni personali (in alcuni casi anche importanti), o aggressioni, con percosse gratuite, poste in essere in pieno centro a Jesi.

Dalle indagini svolte dai Carabinieri è emersa chiaramente la spregiudicatezza degli autori ma a colpire è principalmente la loro giovane età e la disinvoltura con cui sono stati posti in essere i fatti, da diversi gruppi di ragazzi riuniti con la tendenza a fare branco. Tra gli altri, sono stati altri tre gli episodi denunciati nell’ultimissimo periodo. Il copione è sempre lo stesso: le vittime venivano accerchiate dal gruppo, forti della superiorità numerica, minacciate, per poi passare alle mani con veri e propri pestaggi tanto da dover ricorrere alle cure sanitarie e, quindi, costrette a consegnare loro denaro o altri oggetti di valore che avevano in quel momento.

Le indagini, svolte dai Carabinieri della Compagnia di Jesi hanno consentito di individuare i responsabili facenti parte di uno di questi gruppi di giovani appena maggiorenni ed in questo caso con anche l’intervento di un minorenne.

Due giovani componenti di questo gruppo, appena maggiorenni, sono stati così raggiunti, nel corso della mattinata di sabato 29 giugno, da un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Ancona ed eseguita dai Carabinieri che li traducevano alla casa circondariale di Ancona.

In particolare, i militari della Stazione Carabinieri di Jesi hanno ricostruito tre episodi. Segnatamente una tentata rapina aggravata subita da due 20enni, nel corso della quale uno dei predetti avevano subito lesioni personali e l’altro, accorso in suo aiuto, veniva percosso. Una seconda rapina aggravata è stata subita da un altro 20enne, che veniva pestato con calci e pugni, tanto che doveva ricorrere alle cure mediche (con una prognosi di sette giorni), dopo avergli sottratto la somma di 50 euro.

Ed infine, ennesimo tentativo di rapina ai danni di altri due 20enni uno dei quali veniva preso a schiaffi e pugni e dopo essere caduto a terra colpito con calci, nel tentativo di sottrarre loro denaro o oggetti di valore, non riuscendovi grazie ad alcuni passanti che richiedevano l’intervento dei Carabinieri.

Vista la gravità dei fatti, le modalità con cui venivano posti in essere e la reiterazione degli stessi, ai due 18enni veniva così applicata la più pesante delle misure cautelari previste dal nostro ordinamento, quale appunto quella della custodia cautelare in carcere. Per le stesse motivazioni, sempre nella giornata di sabato, i Carabinieri di Jesi davano esecuzione anche alla misura cautelare del collocamento in comunità educativa disposto dal G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni delle Marche di Ancona, nei confronti del minore che aveva preso parte al primo dei tre episodi di cui trattasi, per il reato di tentata rapina aggravata in concorso. I provvedimenti eseguiti costituiscono misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui è ammesso mezzo di impugnazione e i destinatari del provvedimento sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva

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