ANCONA – In una settimana politica, in vista delle Regionali di autunno, segnata dalla morte di Papa Francesco, si registrano comunque movimenti sottotraccia che potrebbero contribuire a spostare l’ago della bilancia in favore di uno dei due attuali candidati. Vale a dire il presidente uscente, Francesco Acquaroli, in cerca del bis, e lo sfidante Matteo Ricci, in corsa al momento solo in quota Pd, ufficialmente, ma in realtà candidato in pectore di un centrosinistra allargato che, però, potrebbe vedere qualche forza politica sfilarsi. Come ad esempio Azione, il partito di Carlo Calenda, che non ha ancora sciolto la riserva. Nel magma del Centro, è quasi pronta a sciogliere le proprie riserve Base Popolare, la creatura fondata dall’ex presidente della Regione, Gian Mario Spacca, e Raimondo Orsetti. Base Popolare, piattaforma politico-culturale ispirata ai valori del popolarismo europeo, annuncia il proprio «impegno attivo nelle prossime elezioni regionali delle Marche, con l’obiettivo di costruire una Regione più equa, partecipata e orientata al bene comune».
L’incontro
L’obiettivo dell’associazione politico popolare mantiene comunque «fermo il traguardo delle elezioni politiche del 2027, nelle quali intende creare le condizioni per la nascita del Partito Popolare Italiano e già si propone come spazio aperto e inclusivo offrendo la possibilità della doppia tessera, favorendo l’adesione di cittadini provenienti da diverse esperienze politiche nella comune radice popolare». Il movimento si ispira a tre principi fondamentali: «Coerenza con i valori liberali e democratici e per l’impegno costante per una politica centrata sulla persona, sulla solidarietà e sulla sussidiarietà; leadership collegiale con rifiuto del modello dell’uomo solo al comando, a favore di una guida condivisa, dove il Presidente della Regione agisca come coordinatore di una squadra competente e collaborativa; programma condiviso con cittadini articolato prevalentemente sulla sanità pubblica con il recupero e rilancio di un sistema sanitario basato su appropriatezza e razionalità, garantendo servizi equi su tutto il territorio regionale da Ascoli a Pesaro, dalla costa all’entroterra; la manutenzione del territorio con particolare attenzione alle aree dell’entroterra, fondamentali per prevenire emergenze ambientali e valorizzare le risorse locali; lo sviluppo economico e occupazione di qualità attraverso la promozione di un’economia che offra prospettive concrete ai giovani, anche attraverso il coinvolgimento delle università nella realtà economica e sociale come veri motori di innovazione. Un tema fondamentale è il rilancio delle filiere produttive, dove realizzare la collaborazione tra micro medie e grandi imprese».
Questi temi sono stati presentati al presidente della Regione, Francesco Acquaroli, dai coordinatori territoriali e tematici di Base Popolare, Emanuele Petrucci, Andrea Castellani, Paola Giorgi, Mauro Giustozzi, Mattia Orioli, Stefano Cencetti e Laura Balestra, in un incontro andato in scena ieri sera 23 aprile all’Hotel Palace del Conero all’Aspio, dove si è «riscontrata un’ampia convergenza non solo su questi punti fondamentali, ma anche su questioni riguardanti ambiente, energia, infrastrutture, cultura e turismo», si legge nella nota diffusa la termine dell’incontro al quale era stato invitato anche Matteo Ricci che, però, ha declinato. L’ex Sindaco di Pesaro ha fatto sapere, comunque, di essere pronto a un confronto, ma con canoni più precisi, vale a dire con le rispettive delegazioni che si siedono attorno a un tavolo e discutono di temi e programmi, cercando un punto di caduta per un eventuale alleanza. Quindi, non è scritta l’ultima parola sulla decisione di Base Popolare. Anche se il resoconto dell’incontro di ieri vergato dalla stessa Base Popolare sembra andare, oggi, più verso il centrodestra. «Attendevamo da diverso tempo questo confronto, grazie ad Acquaroli per aver accettato il nostro invito», le parole di Spacca. Acquaroli ha parlato soprattutto di Sanità, Infrastrutture, Turismo, Transizione energetica, dei successi conseguiti, degli obiettivi da perseguire e dei nodi da sciogliere nei prossimi mesi. Come la vicenda Beko e le crisi industriali che hanno colpito diversi distretti regionali. «La cessione di Indesit a Whirlpool e il crac di Banca Marche nel 2016 – ha dichiarato Acquaroli – hanno portato alla cessazione di tantissime imprese nel nostro territorio e hanno inciso in maniera forte nell’andamento della nostra economia negli anni a venire. Rispetto al 2019, Pil ed export crescono, la disoccupazione cala e sta crescendo l’occupazione come gli investimenti infrastrutturali, le presenze turistiche, la posizione centrale delle Marche su dinamiche nazionali e internazionali». Da Base Popolare si prende comunque ancora tempo. «Il confronto sta proseguendo sui vari temi regionali con grande intensità e la direzione di Base Popolare ha comunque manifestato la propria soddisfazione per la seria disponibilità all’approfondimento che sta ancora impegnando l’assemblea. La direzione di Base Popolare si riunirà nei prossimi giorni in assemblea per avviare ufficialmente la fase elettorale e definire le candidature». Entro metà maggio la decisione.