JESI – Una visione in grande, che da Jesi si allarga agli altri comuni della Vallesina nel rispetto delle singole identità ma per una valorizzazione lineare di tutto il distretto. Così il sindaco di Jesi Massimo Bacci ha pensato per il progetto di riqualificazione urbana e di rigenerazione degli spazi “Qualità dell’abitare” che si è aggiudicato il bando ministeriale da 15 milioni di euro. Una pioggia di denaro, che non aveva un precedente di questa portata in Vallesina. La cospicua somma verrà destinata ai Comuni di Jesi (la metà), Maiolati Spontini (5 milioni), Monte Roberto e Castelbellino: oltre 50 appartamenti destinati all’edilizia sociale, spazi ad associazioni ed enti sociali e culturali, infrastrutture per una mobilità sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Tutti unanimi in un punto: insieme, con la guida di Jesi ma nel pieno rispetto delle autonomie dei Comuni della Vallesina, si ottengono straordinari risultati. Una delle pagine più belle di sinergia tra i campanili che si sia mai scritta nella storia di questo territorio e di cui hanno parlato, nel corso di una conferenza stampa presso il Municipio di Jesi – comune capofila – i sindaci dei Comuni interessati e gli attori di questo bel progetto.
«Voglio solo esprimere la mia felicità per aver ottenuto questo contributo ministeriale – dice il sindaco di Jesi Massimo Bacci – cui siamo arrivati attraverso un’idea progettuale che mette in stretto collegamento tre Comuni della media Vallesina a riprova che la collaborazione genera sempre un risultato condiviso. Questa è una pagina importantissima per il nostro territorio». Il progetto, affidato a due società – Plan Ingegneria e Area – coordinate dall’ingegner Luca Piermattei in raccordo con l’Area Servizi Tecnici del Comune di Jesi, ente capofila, punta a mettere Jesi al centro di un progetto di sviluppo sociale, turistico e ambientale, come catalizzatore di un territorio, di servizi.
«Il progetto premiato dal Ministero per le Infrastrutture associato nel bando dedicato alla riqualificazione dei centri urbani, alla residenza sociale e all’inclusione – spiega l’ingegner Piermattei – favorisce una visione d’insieme di fondovalle che unisce i vari territori attorno a Jesi. L’obiettivo era riqualificare le aree urbane con un intervento sulla stazione di Moie di Maiolati Spontini creando la fermata Moie-centro nei pressi dell’Abbazia di Santa Maria; la creazione del sistema di bike sharing su Jesi, Scorcelletti, Castelbellino Stazione e Moie di Maiolati Spontini), la valorizzazione del “percorso delle ville e delle vigne” cioè un percorso ciclopedonale alla sinistra dell’Esino. Poi, la valorizzazione delle aree abitative per puntare alla residenzialità, ai servizi e allo sport».
I fondi per Jesi.
Nel dettaglio, per il Comune di Jesi destinatario di 7,5 milioni, è entrato l’assessore ai Lavori Pubblici ingegner Roberto Renzi. «È stata una corsa contro il tempo per presentare in tempo il progetto – dice – ma grazie alla collaborazione di tutti i nostri uffici ci siamo riusciti, individuando degli interventi importanti: la valorizzazione dell’area di Porta Valle coinvolgendo i quartieri di San Giuseppe e del Prato e due edifici strategici come l’ex Cascamificio e il complesso San Martino di Corso Matteotti. Nel dettaglio il progetto prevede la fetta maggiore destinata al recupero e alla piena valorizzazione dell’ex Cascamificio (oltre 5 milioni, di cui 3,8 finanziati dal bando), ai fini residenziali e per attività socio-culturali. Un intervento pubblico-privato, con l’edificio acquistato all’asta dalla Fondazione Pergolesi Spontini (da cui il residuale 1,2 milioni di investimento), cedendo poi una parte ai fini residenziali al Comune e gestendo gli altri spazi per la cultura (teatro, sale prova, laboratori), attività di artigianato legato al teatro (laboratori di scenografia, sartoria teatrale), spazi per servizi di prossimità, attività sociali per l’inclusione, la lotta al disagio giovanile». Entra in gioco anche la realizzazione di una nuova connessione al centro storico grazie alla riqualificazione, sempre ai fini residenziali e socio-culturali, del complesso San Martino dove resterà la Scuola Musicale “G.B.Pergolesi”, nel pieno centro storico per altri 3,5 milioni.
L’ex Cascamificio diventa casa della cultura.
«Sono felice di essere parte di questo progetto – aggiunge il direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini Lucia Chiatti – gli spazi dell’ex Cascamificio saranno riqualificati e accoglieranno il magazzino per gli allestimenti, le attività laboratoriali, diventerà un luogo di residenze artistiche e un punto di riferimento per le attività teatrali sperimentali».
Il finanziamento per Maiolati Spontini.
Il progetto premia poi la rigenerazione del centro di Moie di Maiolati Spontini con la riconversione dell’area delle ex scuole per nuovi alloggi sociali di qualità, alloggi per utenze particolari e spazi per servizi sociali, la riqualificazione del quartiere Erap adiacente, e della piazza e dello spazio del mercato settimanale (2,7 milioni), fino al recupero di un’area produttiva dismessa per residenze e spazi commerciali (altri 2 milioni). «Ringrazio il sindaco Bacci che ha avuto il coraggio di fare azioni concrete per andare nella direzione della città lineare, con l’intento di creare un coordinamento finalizzato alla rigenerazione urbana e ha avuto la lungimiranza di guardare più avanti l’orticello di casa – dice il sindaco di Maiolati Spontini Tiziano Consoli – un grazie va anche ai progettisti e agli uffici tecnici, che hanno elaborato uno dei primi trenta progetti approvati in Italia. Una progettazione, quindi, di grande portata e qualità che daranno il via a progetti che daranno una qualità del vivere nuovo all’intero territorio».
Maiolati Spontini riceverà fondi per circa 5 milioni di euro destinati a due interventi: il primo, la riconversione dell’area delle ex scuole elementare e media di Moie (tra le vie Trieste e Gramsci, include l’ex scuola media, a tre piani, degli anni ’60 e ’70, ora dismessa, una palestra e l’ex scuola elementare in parte ad un piano in parte a due. L’area di 9.100 mq comprende spazi verdi pertinenziali), con demolizione e ricostruzione di due edifici, uno per realizzazione di alloggi sociali (alloggi ERP ed alloggi di edilizia convenzionata) e la realizzazione di alloggi per utenze particolari, in particolare anziani autosufficienti, con relativi servizi di assistenza ed altri spazi per servizi sociali, per un importo complessivo di 2 milioni e 720 mila euro. Saranno 7.000 i metri quadrati per i servizi pubblici, con particolare attenzione agli anziani e alle associazioni culturali. Il secondo intervento riguarda il recupero e riqualificazione di un’area industriale dismessa in via Torrette, sempre nella frazione di Moie, in collaborazione con un imprenditore privato, per la realizzazione di residenze sociali e di edilizia convenzionata, di residenze in edilizia libera e di spazi commerciali. Il piano prevede anche la realizzazione di un percorso pedonale di collegamento tra la nuova fermata ferroviaria di Santa Maria e il centro della cittadina, per un totale di 2 milioni e 200 mila euro.
Accanto a questi due interventi è previsto un sistema complessivo di opere per una mobilità sostenibile, con lo sviluppo di sistemi di viabilità e trasporto a basso impatto ambientale nell’ottica di “metropolitana di superficie”, incrementando le fermate nell’area urbana. Oltre alla stazione di Jesi, in corso di modernizzazione, e alle altre due fermate già esistenti di Pantiere e Castelbellino (per le quali si prevedono piccole opere di riqualificazione) il progetto comprende una nuova fermata, piazza Santa Maria, in via Torrette, che sarà collegata a livello ciclo-pedonale e stradale con il centro di Moie, molto importante per la fruizione dei servizi collocati nella cittadina. La prospettiva, inoltre, è proseguire il collegamento ciclo-pedonale con piazza Kennedy. «Per quanto concerne gli interventi relativi all’infrastruttura ferroviaria – ha detto Consoli – è stato avviato un confronto, tramite il Servizio Trasporti della Regione Marche, con Trenitalia ed RFI, con esito positivo. Esiste inoltre un recente protocollo di intesa tra Regione Marche e RFI per la valorizzazione delle stazioni e lo sviluppo di sistemi intermodali di trasporto sostenibile, esattamente nella direzione della nostra iniziativa, in cui si prevede che 4 delle 6 stazioni di bike sharing con mezzi elettrici siano collocate in prossimità delle fermate ferroviarie. Per la realizzazione della nuova fermata ferroviaria a Moie Santa Maria è prevista una spesa di 1 milione di euro». Per il bike sharing (con un investimento di 180.000 euro) verranno implementati sistemi di bike sharing con mezzi elettrici, con 6 postazioni dotate di rastrelliera, tettoia, colonnina di ricarica, biciclette elettriche e sistema di pagamento automatico. Una delle 6 postazioni sarà collocata nella nuova fermata di Moie “Santa Maria”. Si crea così un sistema di mobilità sostenibile in un’ottica di multimodalità treno-bus-bicicletta. In base ai tempi tecnici del bando, nella primavera del 2022 si dovrebbe essere pronti per intervenire con le gare di appalto. Da lì serviranno circa due anni per la realizzazione dei progetti.
Riqualificazione di Pianello Vallesina per Monte Roberto.
Nel Comune di Monte Roberto si realizzerà un intervento di riqualificazione dell’abitato di Pianello Vallesina con realizzazione di alcuni alloggi in un edificio di proprietà comunale sito nella piazza della frazione che verrà interamente recuperato e che, essendo stato lesionato dal terremoto del ’97 era stato poi adibito a uffici. «Così la parte centrale della frazione tornerà a essere abitativa», sottolinea con soddisfazione il sindaco di Monte Roberto Stefano Martelli. Si valorizzerà inoltre il polo turistico-culturale di Villa Salvati con un percorso ciclo-pedonale, con attraversamento fluviale (840.000 euro complessive) «interventi che ci porteranno verso una mobilità sostenibile».
Servizi alla persona per il Comune di Castelbellino.
Per Castelbellino sono previsti 600.000 euro per un’area di servizio polifunzionale. Il sindaco Andrea Cesaroni sottolinea come ora la necessità sia di «dare maggiori servizi ai cittadini del fondovalle che deve fare i conti con una crescita della comunità del 60% negli ultimi anni». Abbiamo acquistato 4 ettari di terreno nei pressi del parco del fiume dove insiste già l’area camper dove sorgeranno attività sportive».