Jesi-Fabriano

Jesi, riapre la multisala Giometti: più di 1.000 ingressi nel primo weekend. «Continuiamo a lavorare per restituire alle persone il piacere del cinema»

Le proiezioni sono tornate ad accendere le serate degli jesini che, dopo oltre un anno e mezzo, sono tornati in sala con nuove regole da seguire. Ne abbiamo parlato con l'imprenditore Massimiliano Giometti

La gente in fila al botteghino del cinema Multiplex Giometti Jesi

JESI – Più di 1.000 biglietti sono stati staccati nel primo weekend di riapertura del cinema Multiplex Giometti Jesi di via Marco Polo. Anzi sono 1.040 per l’esattezza. Un piacere che mancava in città dal 25 febbraio 2020 quando, a causa della pandemia, si sono spente le luci in sala per lunghissimi mesi. Da giovedì, finalmente le proiezioni sono tornate ad accendere le serate degli jesini e non, ma occhio alle regole anti-Covid: si entra solo con il Green pass (per adulti e ragazzi dai 12 anni), tutti sono tenuti a indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale grazie ai posti assegnati. Le sale – attive 4 su 5 – possono accogliere fino al 50% del pubblico.
Ma l’importante è ripartire, tornare almeno un po’ a quella normalità che è mancata. Ne abbiamo parlato con l’imprenditore romagnolo Massimiliano Giometti, direttore commerciale di 12 sale distribuite tra Marche, Emilia Romagna e Toscana.

Finalmente si torna al cinema, com’è il bilancio di queste prime giornate di apertura?
«Diciamo che era ora, la gente non si è fatta attendere, complice anche il tempo con le temperature in discesa. Nelle prime tre giornate è stato un crescendo: giovedì 160 ingressi, venerdì 380 e sabato addirittura 500. Apparentemente per chi è del settore possono sembrare numeri piccoli, ma per noi non lo sono, basti considerare le difficoltà incontrate…».

Difficoltà cioè il Green pass?
«Anche quello, certo. Siamo tenuti a far rispettare rigorosamente le normative e senza Green pass non si entra. Per i bambini sotto i 12 anni nessun problema e neanche per i genitori che li accompagnano: questo weekend erano tantissimi venuti a vedere Me contro Te, ma la difficoltà è per la fascia più giovane, gli adolescenti cui si rivolgono film come Fast&Furious 9, molti non hanno il vaccino e rinunciano alla pellicola. Abbiamo calcolato che il Green pass ha dato una sferzata del -70% sugli ingressi».

Le sale possono accogliere un numero limitato di spettatori?
«Altra limitazione per noi è proprio questa, nonostante il Green pass e le mascherine obbligatorie, dobbiamo distanziare gli spettatori e quindi ridurre la capienza della sala del 50%».

Il film che ha fatto registrare maggior soddisfazione?
«In queste prime giornate proprio Me contro te che si rivolge a un pubblico di bambini».

Il cinema a Jesi ha riaperto dopo una lunga chiusura, un bell’investimento per la sua famiglia…
«Jesi è il fiore all’occhiello di Giometti nelle Marche, crediamo che abbia un bel potenziale, per questo ci abbiamo investito (200.000 euro finora). Le sale venivano da mesi di chiusura e da 9 anni in cui sono state maltrattate con l’altra gestione. C’è stato molto da fare per ripulire e restituire decoro rispetto alla scarsa manutenzione che era stata data prima. Inoltre si è lavorato per conferire ancora più sicurezza vista l’emergenza che stiamo vivendo. Oltre al restyling delle sale abbiamo investito nelle attrezzature per velocizzare i controlli dei Green pass, in un impianto di aerazione meccanica continuo, e la gestione del distanziamento delle poltrone computerizzata, l’igienizzazione di tutte le sale, degli spazi e del bar. Ma non abbiamo ancora finito».

Che altro c’è da fare?
«Dobbiamo aprire la quinta sala e prometto che entro dicembre lo faremo. Ho in mente anche una sala dedicata al cinema d’essai per permettere anche ad un pubblico interessato maggiormente ai film d’autore e di avanguardia di poter riassaporare il gusto del grande schermo, so che a Jesi c’è un bel terreno di appassionati, un humus molto fertile, ricordo i tempi del “Diana”. Poi dobbiamo trovare un gestore interessato a collaborare per il bar esterno e dobbiamo completare i lavori nella sala “Gplus”, come quella inaugurata ad Ancona e Pesaro, con poltrone più ampie e confortevoli, distanziate da tavolini, strumentazione di nuova concezione. Quando quella sarà ultimata penseremo anche a una bella inaugurazione».

Per invogliare il pubblico poi avete stabilito prezzi ridotti?
«Esatto, fino all’8 settembre tutti i biglietti saranno venduti a un prezzo promozionale di 6,5 euro. Vogliamo stimolare ancor più il ritorno al cinema dopo oltre un anno e mezzo di forzata chiusura».

Ci sono tutte le condizioni per fare bene…
«Lo speriamo, stiamo lavorando su tutti gli aspetti per restituire alle persone il piacere del cinema come condivisione. Abbiamo eliminato quei 40 minuti di pubblicità prima dell’inizio del film riducendoli a neanche 10, reso attivo e funzionale il bar interno… Cerchiamo di rendere la struttura accogliente affinché torni ad avere il suo ruolo nella società, anche se è difficile distogliere una certa fetta di pubblico, soprattutto quello giovane, da smartphone e tablet, dalle piattaforme digitali dove si trovano molti titoli di film tolti ai cinema tradizionali e che si possono scaricare e vedere da casa senza l’incombenza del Green pass, del tampone… perché lo sappiamo, venire al cinema deve essere un piacere, un momento di condivisione e di leggerezza. Se per venire ci si deve preoccupare anche di spendere per fare un tampone, temo che molti potrebbero rinunciare».

Ha questo timore?
«In realtà sì. Poi il mio timore è legato anche alle Case di distribuzione che stanno togliendo i film alle sale per darli alle piattaforme digitali. Così facendo per noi è un guaio. Loro temono che certi titoli non siano adeguatamente performanti per un cinema specie ora che è richiesto il Green pass e molti possono non averlo, quindi tolgono il film».

Nonostante tutte le limitazioni, però, i numeri del primo weekend dimostrano che si può andare al cinema in sicurezza?
«Diciamo di sì e spero che sia un inverno di conferma delle nostre intuizioni negli investimenti e che premi tutto l’impegno profuso per restituire alla città di Jesi il suo cinema».

La sua famiglia storicamente è legata al cinema, ne ha visto e vissuto cambiamenti e adeguamenti storici. Questa fase come la vive?
«È una fase molto difficile in cui ci siamo necessariamente adeguati. Una cosa mi viene da pensare e per sdrammatizzare, la voglio dire in chiusura… il cinema adesso ha perso un po’ la sua identità. Le poltrone possono essere anche comode, ma col distanziamento – come mi hanno fatto notare in una conferenza stampa – niente più baci nel buio della sala! Ai miei tempi si veniva al cinema per quello! Speriamo che tornino anche i baci in sala».

L’imprenditore Massimiliano Giometti ha incontrato il sindaco di Jesi Massimo Bacci in vista della riapertura delle sale