JESI – “Ti ricordiamo ovunque andiamo, da cinque anni per te cantiamo. Ciao Red“.
Bellissimo e pieno di grande affetto, amore, lo striscione esposto dai tifosi della curva jesina prima dell’incontro odierno, 7 gennaio, dei leoncelli contro l’Avezzano.
Non dimenticano, non si dimentica un giovane di 29 anni, Diego Piersantelli, Red, strappato alla vita cinque anni fa, all’alba del 2013, colto da un malore nella notte di Capodanno, malore che lo portò alla morte dopo quattro giorni di coma.
L’amico, il tifoso, non solo della Jesina ma anche dell’allora Fileni Basket, dal sorriso gentile, un ragazzo discreto e disponibile con tutti.
Non l’hanno dimenticato. E di Red campeggia anche sul muro di recinzione appena si entra in curva, il ritratto del volto, sorridente: “Il tuo sorriso vive in noi. Ultras Jesi” recita la scritta apposta.
A lui e alla mamma il Dream Day di Selena Abatelli ha anche dedicato l’area giochi “Diego&Daniela” dei giardini pubblici, inaugurata nel maggio del 2016. La mamma, Daniela Cesarini, che morì, a 66 anni, pochi mesi dopo la scomparsa del figlio, il 25 aprile 2013, scegliendo di ricorrere al suicidio assistito a Berna, in Svizzera.
Una vita in carrozzina, la sua, sin da piccolissima per la poliomielite, ma una vita da donna forte, spesa per i suoi ideali – fu assessore ai servizi sociali e candidato Sindaco per il Prc – e per le fasce sociali più deboli. Alle quali, tramite il Comune, ha lasciato la sua eredità da destinare alla messa in opera di una casa famiglia.
Una vita che le tolse tanto negli affetti più cari: prima il marito, Amedeo, nel 2008, poi, Red, l’amato figlio.