JESI – «Jesi città Regia? Perché no». La proposta lanciata dall’imprenditore Gennaro Pieralisi, che l’amministrazione Bacci ha accolto e sta valutando, piace moltissimo a Matteo Baleani, vicepresidente del Palio di San Floriano nonché uomo marketing della rievocazione di primavera.
«Innegabilmente – commenta Baleani -, il periodo del XII e XIII secolo è uno dei più ricchi e vivaci della storia jesina. La nascita di Federico II, della Respublica Aesina e del Palio di San Floriano sono momenti storici di grande fascino che, riscoperti oggi, continuano ad attirare le attenzioni di molti, non solo nel nostro territorio. Il titolo di Città Regia è legato allo stesso periodo e agli stessi soggetti e può, a sua volta, essere un’efficace arma per la nostra città tramite un marketing intelligente che, ispirandosi alle nostre radici, può guardare, con solide basi, al futuro».
Tutto è ovviamente legato all’inaugurazione del museo multimediale dedicato a Federico II, finanziato dalla Fondazione Marche con 1,5 milioni di euro, dall’ingegner Pieralisi con la sua Fondazione Federico II Stupor Mundi, dalla Regione (100 mila euro, che potrebbero aumentare) e dal Comune (36 mila euro).
«Associare al nome di Jesi il titolo di “Città Regia”, se contestualizzato dal punto di vista turistico e ben articolato in termini di marketing, potrebbe fungere da volano per attrarre ulteriori visitatori, creando un importante strumento di valorizzazione delle eccellenze territoriali – ha dichiarato il sindaco Massimo Bacci -. Ne stiamo valutando le potenzialità e, nel contempo, le modalità per promuovere nel migliore dei modi il legame indissolubile della città con il “suo” Stupor Mundi».