JESI – Rifiuti abbandonati in campagna, di nuovo. Ma stavolta, a quanto pare, c’è chi avrebbe individuato il colpevole. Da un paio di giorni, sulla strada che collega via Montesecco a via Montecappone, sono stati lasciati sacchi di spazzatura pieni di carta, plastica e altro materiale differenziabile. Una zona in cui, purtroppo, capita sovente di trovarli, essendovi un fosso nelle vicinanze e la possibilità di sostare approfittando dello spazio ai bordi dell’asfalto (a differenza delle anguste strade limitrofe).
Una dimostrazione di inciviltà che nell’area di Tabano è in voga, nonostante siano state piazzate isole di prossimità (che comunque non sarebbero utilizzabili dai non residenti ndr.) e non sia stata avviata la raccolta “porta a porta” “spinta” con i mini-contenitori per ciascuna famiglia. Ma in questo caso, stando a quanto si legge, il colpevole avrebbe le ore contate. Avvicinandosi alla spazzatura, infatti, si nota un cartello con scritto “La proprietaria è stata denunciata“, integrato dalle iniziali della presunta responsabile del gesto incivile. Il Comune, insomma, dovrebbe essere a conoscenza dell’accaduto e probabilmente sta già facendo le sue indagini.
Materiali da costruzione, amianto e imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose, o dalle stesse contaminati. Sono le tipologie di rifiuti che vengono più spesso abbandonati nelle zone periferiche della città, nelle campagne a ridosso della Zipa o, appunto, nei dintorni di Tabano.
«Sul territorio urbano ed extraurbano – evidenziano da piazza Indipendenza – è frequente il rinvenimento di rifiuti abbandonati. La normativa prevede che il comune di Jesi, qualora non venga individuato il responsabile dell’abbandono o non possa essere imputata tale violazione, a titolo di dolo o colpa, al proprietario o ai titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area, deve procedere alla loro rimozione e al loro avvio a recupero o smaltimento, per il tramite di ditte specializzate, in possesso di iscrizione all’Albo dei gestori ambientali».
Annualmente, il Comune spende circa 40 mila euro per rimuovere i rifiuti abbandonati. E non sembrano sufficienti nemmeno le fototrappole installate per individuare i colpevoli (alcune multe sono comunque arrivate ndr.). Sempre attivo, fra l’altro, il centro ambiente al Campo Boario, in cui è possibile conferire qualsiasi materiale gratuitamente, nonché avvalersi del ritiro a domicilio gratuito per il primo elettrodomestico (se ne possono conferire tre al massimo ndr.), grazie alla collaborazione fra la municipalizzata Jesiservizi e la cooperativa Futura.