JESI – Quali prospettive per la Fondazione Colocci, ora che è definitivamente archiviata la collaborazione con l’Università di Macerata? A chiedere chiarezza, rilanciando l’allarme, è il consigliere di Jesi in Comune, Samuele Animali, che ricorda: «Al momento le regolari “attività didattiche universitarie, formative, artistiche e culturali” risultano assenti o ridotte al lumicino».
Spiega Animali: «L’Università di Macerata non tiene più i propri corsi avvalendosi della Fondazione Colocci e risulta che abbia lasciato liberi i locali già occupati dal “Dipartimento” finanziato dalla Fondazione negli anni scorsi. Il Comune di Jesi, anche in occasione di precedenti dibattiti consiliari, ha più volte annunciato l’avvio di una collaborazione con altre Università, in particolare l’Università di Camerino, pubblicizzando un bando relativo ad un corso professionalizzante che non risulta tuttavia ancora avviato».
Secondo il consigliere: «Risulta invece che a partire da gennaio vi sarà un’ulteriore riduzione di personale, mentre le aule saranno temporaneamente concesse in locazione alla Provincia di Ancona per le necessità di un istituto scolastico (l’IIS Galilei, ndr) e non si ha notizia di alcun piano di “rilancio” dell’attività universitaria, come prospettato in passato, né di alcuna altra nuova attività da parte della Fondazione Colocci».
Di qui la richiesta di saperne di più in consiglio. «L’amministrazione ha intenzione di operare per giungere alla ripresa delle attività statutarie della Fondazione Colocci oppure di liquidarla o accorparla ad altre fondazioni pubbliche? E quali sono i costi che al momento gravano sul Comune?».