Jesi-Fabriano

SiamoChiaravalle contro Apertamente e primo cittadino

A Chiaravalle fa discutere il consiglio comunale del 28 settembre, tra alleanze poco chiare e numeri esigui di consiglieri presenti. Spinsanti e Camerucci: «L'inciucio è evidente». La risposta di Togni e Tanfani

Silvia Camerucci e Giovanni Spinsanti di SiamoChiaravalle

CHIARAVALLE – «La maggioranza in consiglio comunale non aveva i numeri sufficienti per rendere valida la seduta: il sindaco e la Giunta sono stati salvati dai due consiglieri del gruppo di opposizione di Apertamente, che hanno garantito il numero legale». Giovanni Spinsanti e Silvia Camerucci, consiglieri comunali di minoranza della lista SiamoChiaravalle, tornano sul “caso” del consiglio comunale disertato da molti (leggi l’articolo), quello del 28 settembre scorso, e lo fanno criticando l’atteggiamento di Ettore Togni e Stefano Tanfani di Apertamente. «L’inciucio tra una Giunta rimasticata e una maggioranza che non è quella votata dagli elettori e i due consiglierei di Apertamente è evidente, nonostante la maggioranza sia di sinistra e Apertamente dichiaratamente di destra. Ma quando servono voti il sindaco non fa distinzione: raccatta tutti perché tutti sono buoni per garantirgli la governabilità. Da gennaio l’allegra brigata Apertamente si astiene puntualmente da tutte le votazioni di bilancio ed ora traghetta pacificamente e subdolamente la Giunta verso la fine della legislatura».

SiamoChiaravalle critica la decisione di destinare fondi alla ristrutturazione della struttura del Campo Boario (leggi l’articolo).

La struttura del Campo Boario

«Un ulteriore spreco di denaro pubblico, ben 223mila euro – dice Spinsanti – per risolvere la questione di una capanna abusiva di lamiera che doveva essere già abbattuta dal 1999 quando son ben altre le priorità della città, oltre che un pessimo esempio della disparità di trattamento tra pubblico e privato. Forse il sindaco intravede nella questione un ritorno elettorale visto che Costantini deborda come un torrente in piena contro tutti quelli che non la pensano come lui, sparando a zero contro l’amministrazione regionale del Pd, quella provinciale sempre retta dal Pd, contro l’on. Carrescia e l’on. Lodolini, responsabili secondo lui di non fare niente per regimare il torrente Triponzio. Costantini non pensa di avere qualche responsabilità se in cinque anni non ha mosso un dito per trovare una soluzione adeguata al problema?».

Ettore Togni e Stefano Tanfani di Apertamente, dal canto loro, mettono in evidenza il senso civico del loro operato. «Siamo rimasti in consiglio per rispetto delle istituzioni e del nostro ruolo di consiglieri: rivendichiamo il diritto – dicono il capogruppo di Apertamente Ettore Togni e il consigliere Stefano Tanfani – di votare secondo coscienza e mettendo al primo posto le necessità e le richieste dei cittadini. Non siamo l’ancora di salvataggio del sindaco ma certo non votiamo chiudendo occhi, orecchie e bocca o per antipatia e simpatia ma con grande attenzione e spirito critico. Spesso non siamo d’accordo con la maggioranza ma non votiamo “no” a prescindere: se le proposte sono interessanti e salvaguardano i cittadini le prendiamo in considerazione e diamo il nostro assenso alla realizzazione a prescindere da chi le avanza».