JESI – Palas esaurito per Roberto Mancini. In appena tre ore, i posti a disposizione, circa 1300, si sono volatilizzati. In parte era prevedibile, ma l’affetto degli jesini per il loro concittadino, vittorioso Ct della nazionale di calcio, è andato oltre ogni aspettativa. Mercoledì 15 settembre, dalle ore 21, il palazzetto di via Tabano saluterà come si deve il campione d’Europa.
«Sarà una grande serata per ringraziare Roberto delle emozioni che ci ha saputo regalare con la sua Nazionale e per lo splendido ritorno di immagine che ha avuto la città di Jesi», assicura il sindaco Massimo Bacci, che consegnerà a Roberto Mancini il titolo di ambasciatore di Jesi, così come deciso all’unanimità nell’ultimo Consiglio comunale. «Roberto Mancini – si legge nella motivazione sottoscritta da tutte le forze politiche e civiche – è il simbolo dell’eccellenza sportiva italiana, in particolare jesina, ma soprattutto è il simbolo di un’Italia che si rialza: la testardaggine di un uomo che ha ricreato o comunque rimodulato l’idea di una Italia che si fa valere, non solo nel calcio o nello sport. Egli ha dato autorevolezza, attendibilità, credibilità e sostegno agli ideali sportivi di un popolo e di una nazione ed ha sempre onorato lo sport: da giocatore, quando è stato campione della Sampdoria e della Lazio, vincendo con entrambe le squadre il campionato italiano. E da allenatore di club, portando, tra gli altri, l’Inter ed il Manchester City a livelli altissimi. Da allenatore della Nazionale, regalando all’Italia un sogno attraverso l’azione di promozione dei valori dello sport italiano – la solidarietà, la lealtà, il rispetto della persona e delle regole, l’appartenenza, l’impegno ed il sacrificio, l’emozione della sana competizione».
L’appuntamento ad ingresso libero, ma appunto con prenotazione obbligatoria e possesso di Green pass, vedrà sul palco l’illustre concittadino e il giornalista sportivo Marino Bartoletti. Verranno proiettati dei video relativi alla cavalcata azzurra, ma anche ai festeggiamenti cittadini, intervallati da originali momenti musicali. Non è un caso che sia stata scelta la Fondazione Pergolesi Spontini per curare regia e scenografia.
«Saranno disposti rigorosi sistemi di controllo – anticipa il Comune – e per questo si invita fin d’ora chi non è riuscito a prenotare un posto di non presentarsi perché non vi sarà alcuna possibilità di accesso. Purtroppo, infatti, i rigidi protocolli previsti per contrastare la pandemia hanno obbligatoriamente limitato ad appena un terzo la capienza del palasport e dunque non si è potuto in alcun modo derogare al limite dei 1.300 posti previsti. Per chi non è riuscito a trovare disponibilità, resta la possibilità di assistere all’evento in diretta streaming sul sito internet del Comune all’indirizzo www.comune.jesi.an.it. In vista dell’appuntamento si è tenuto questa mattina un primo incontro organizzativo presso il Commissariato di Jesi, coordinato dal vicequestore Mario Sica e con la partecipazione del comandante della Compagnia dei carabinieri Simone Vergari, dei rappresentanti del Comune, a partire dai vertici della Polizia locale, e della Fondazione Pergolesi Spontini».