JESI – «I suoi sorrisi rimarranno con noi. E anche il suo amore per le persone, la sua particolare attenzione per i bimbi con i quali condivideva il reparto ospedaliero».
La zia, Chiara, sorella di Maria, la mamma, ricorda così, all’inizio della messa in suffragio, la piccola Sofia, strappata a soli due anni, da un male incurabile, all’affetto di tutti. Non solo dei genitori: Maria Paoloni e Michele Pierpaoli.
La chiesa di San Lorenzo, a Mazzangrugno, frazione jesina, non è riuscita a contenere, oggi 27 agosto, quanti hanno voluto partecipare al rito religioso officiato, nella circostanza, da don Federico Cardinali.
Sofia è volata in cielo domenica scorsa all’ospedale “Salesi” di Ancona. Funerali in forma privata, martedì, e oggi l’abbraccio commosso con quanti hanno voluto partecipare al dolore della famiglia con la loro vicinanza a un desiderio prepotente: sostenere l’Istituto oncologico marchigiano, lo Iom e la Fondazione Salesi con una raccolta fondi. E sul sagrato la cassetta ha fatto fatica a contenere le offerte in memoria di Sofia.
In tanti con una rosa bianca in mano, deposta in chiesa, la rosa bianca che rimanda all’amore indissolubile. Il suo colore, infatti, è simbolo dell’amore puro.
Quello di un genitore per i propri figli.
E, alla fine, l’abbraccio a Maria e Michele è stato coinvolgente. A uno a uno tutti hanno voluto stringersi intorno al loro, con una carezza, uno sguardo, una parola.
E Maria e Michele hanno abbracciato tutti. Nel ricordo struggente della loro bimba.
Che la terra ti sia lieve, piccola Sofia.