JESI- Ieri mattina, mercoledì 27 novembre, durante una battuta di caccia al cinghiale, un 63enne di Barbara è stato colpito al volto da una cartuccia sparata da un compagno di squadra. L’uomo è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia e, dopo i primi accertamenti è stato trasferito in ambulanza a Torrette. Non è in pericolo di vita.
Il colpo è partito dal fucile di un 68enne di Corinaldo, che si trovava insieme al 63enne e agli altri componenti della squadra n° 11, a Tassanare di Rosora, in un’area riservata alla caccia al cinghiale.
I cacciatori erano tutti posizionati quando al passaggio di un animale è partito il colpo: il cacciatore ha pensato, in un primo momento di avere centrato il cinghiale, ma quando si è avvicinato al cespuglio, ha visto il 63enne sanguinante a terra: via radio è stato subito inoltrato l’allarme e sul posto si sono precipitati i componenti della squadra che si trovavano nelle vicinanze che si sono subito adoperati per prestare soccorso al loro compagno, che è anche il caposquadra della n°11.
L’uomo è stato subito caricato su una Jeep è trasferito al pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia che ha subito chiesto l’intervento dei carabinieri. I militari hanno ascoltato la versione dei due cacciatori ed hanno proceduto al ritiro dell’arma del 68enne che ha sparato il colpo.
L’uomo potrebbe rispondere di lesione aggravate, ma solo se il suo caposquadra sporgerà denuncia. Il 63enne è stato colpito ad una guancia ma non è in pericolo di vita. La cartuccia non ha fortunatamente raggiunto l’occhio.
Le indagini proseguiranno da parte dei carabinieri di Jesi. L’accaduto è stato segnalato anche ai carabinieri Forestali che eseguiranno i loro controlli di competenza.
La caccia al cinghiale è aperta dal primo novembre al 31 gennaio ed è possibile effettuare delle battute, nel periodo di apertura, il mercoledì, il sabato e la domenica, ma solo in zone riservate alla caccia.