JESI – Il candidato sindaco di Pd e Jesi Sostenibile Osvaldo Pirani, di professione primario e direttore della radiologia dell’Area Vasta 2, chiede al presidente della Regione e collega di partito, Luca Ceriscioli, di riprendere il progetto di una Rsa, Residenza sanitaria assistenziale, da ricavare recuperando e ristrutturando il vecchio Murri. E Ceriscioli si impegna: «Porteremo in giunta la riproposizione e la revisione, secondo il fabbisogno, delle risorse necessarie, con progetti a favore di questo territorio. Mi auguro di trovare Pirani in altra veste fra qualche giorno».
Il tutto arriva nel finale dell’incontro “Welfare tra pubblico e privato, obiettivo salute” tenutosi al Circolo cittadino, presenti anche il direttore dell’Asur Alessandro Marini e rappresentanti di sindacati, mondo delle cooperative, operatori privati del settore. Ricorda Pirani: «Di una Rsa al vecchio Murri si è iniziato a parlare nel 2000. I 40 posti previsti a Jesi da tempo non sono mai stati attuati e i pazienti finiscono a Cingoli o Montecarotto, con ricadute negative sulla qualità della vita loro e delle famiglie. Il progetto 17 anni fa era stato finanziato per oltre 2,5 milioni, oggi le strutture si sono ulteriormente degradate e sono indispensabili per il recupero del Murri 6 milioni di euro fra adeguamento sismico, di sicurezza e degli esterni».
Ieri sera nuovo confronto a sei fra i candidati a sindaco a Villa Borgognoni, sul destino del prestigioso immobile di via Crivelli e sui programmi nel campo dello sviluppo turistico. Insieme a Samuele Animali (Jesi in Comune, #Laboratorio Sinistra), Massimo Bacci (Jesinsieme, Jesiamo, Patto per Jesi, Insieme Civico), Silvia Gregori (Lega Nord), Massimiliano Lucaboni (Libera Azione) e Osvaldo Pirani, c’era anche il candidato del Movimento Cinque Stelle Luca Bertini, assente e sostituito nei precedenti tre confronti. Da parte di tutti i contendenti alla carica di sindaco rassicurazioni sulla volontà di mantenere la proprietà pubblica di Villa Borgognoni e valorizzarne il ruolo in chiave turistica e culturale. Se il primo cittadino uscente Bacci ha ricordato di aver creato le condizioni per un ritorno a tutti gli effetti del bene nel patrimonio del Comune (dopo che era stato affidato dalle precedenti amministrazioni a Progetto Jesi per la potenziale vendita), le controparti hanno ribattuto affermando che la mancata alienazione è stata frutto non di volontà politica ma della crisi del settore immobiliare e dell’assenza di compratori. Ma Bacci ha replicato rammentando come fossero stati altri prima della sua amministrazione a inserire la proprietà fra le alienabili. Bertini ha ricordato la necessità di varare un nuovo bando per la riapertura dell’attività di ostello alla villa. Finale pepato, con Bacci a lasciare polemicamente la sala, per poi farvi successivamente rientro, in occasione di un acceso scambio di battute fra Samuele Animali e alcuni rappresentanti dello schieramento dell’amministrazione uscente presenti fra il pubblico.