Jesi-Fabriano

Rugby Jesi ’70, via alla preparazione. Capitan Pulita: «L’entusiasmo è la nostra certezza»

La Seniores si è ritrovata per i primi allenamenti in vista della nuova stagione. «I punti interrogativi sul campionato che ci aspetta, dopo tanto tempo, non mancano. Ma ora l’importante è ripartire: su questo ci siamo tutti»

Nicola Pulita in campo con la maglia del Rugby Jesi '70

JESI – Settimana di ripresa per il Rugby Jesi ’70. Dopo la pausa d’agosto, la Seniores si è ritrovata per i primi allenamenti in vista della nuova stagione. «Dopo la doppia falsa partenza dell’anno passato- ricorda capitan Nicola Pulita– speriamo questa sia la volta buona. I punti interrogativi su come potrà essere il prossimo campionato non mancano. Ma ora l’importante è ripartire: su questo siamo tutti entusiasti».

Nicola Pulita

Spiega Pulita: «C’è un buono spirito, ci stiamo man mano ritrovando. Il gruppo base si è sempre allenato ma è chiaro che, senza lo stimolo dell’impegno agonistico, l’annata scorsa non è stata facile e qualcuno si era un poco più allontanato. Sembrava dovessimo partire a novembre, poi a marzo ma non se ne è più fatto nulla né la prima né la seconda volta. Ora c’è tanta voglia di ritrovare la normalità, come in tutte le cose, anche nello sport».

Qualche primo assaggio di quello che potrà essere il futuro c’è già stato. «Abbiamo ripreso ad allenarci e anche affrontato una amichevole a San Benedetto del Tronto, un allenamento congiunto che ci è servito ed è stato un buon test anche per mettere alla prova diversi giovani saliti dalla Under 18 e alla prima esperienza in Senior. Un’occasione importante, più che per il risultato, per ricominciare a stare insieme. L’impatto è stato positivo, fra luglio e parte del mese di agosto abbiamo continuato ad allenarci. E ora, da questa settimana, il riavvio, in attesa della prossima presentazione dell’allenatore. Per ora ci stiamo dedicando molto al lavoro fisico in palestra e in campo».

Il filo interrotto delle ambizioni va ripreso. «Vogliamo provare a ripartire da dove ci siamo fermati. Certo, in un anno e mezzo è cambiato tutto il mondo. Ma sono anche accadute cose belle, per esempio c’è chi fra di noi è diventato papà. Quando la pandemia ci ha stoppati, eravamo in un bel momento di forma, dopo una buona vittoria casalinga con Modena. Stavamo bene, guardavamo in alto, è stato un vero peccato non poter andare avanti. Ma da lì riprendiamo».

Prosegue il capitano: «Il campionato e il livello che ci attende sono grandi punti interrogativi. Come avrà inciso questo lungo periodo di tempo anche sulle altre società e squadre? Non lo sappiamo, dovremo scoprirlo. Ma la certezza è l’entusiasmo che abbiamo».

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