JESI – «Dalla prossima settimana saremo tornati in attività con tutte le categorie. E col pensiero già agli Open Days di metà settembre». Così Francesco Possedoni, responsabile sviluppo club del Rugby Jesi ’70, fa il punto sulla fine d’agosto della società.
«La Senior era già ripartita subito dopo Ferragosto, nei giorni scorsi hanno ripreso il via anche le formazioni giovanili delle Under 16 e 18– spiega Possedoni – dal 31 agosto tocca anche a tutti gli altri: il minirugby dalla Under 6 alla Under 14, il femminile, la squadra cadetta. Saremo di nuovo a pieno regime».
Ci si prepara intanto al prossimo appuntamento con la città. «Agli Open Days del 12 e 13 settembre ricolleghiamo aspettative importanti. Quest’anno non possiamo fare conto su un evento atteso e da noi molto sentito come la Notte Azzurra dello Sport in centro a Jesi, che non si terrà per le precauzioni legate alla situazione sanitaria. Per la nostra società quella è sempre stata una vetrina e una occasione di reclutamento significativa. E per noi l’Open Day sarà allora la maniera di ripresentarci alla città, far sentire al territorio che ci siamo e rimarcare ciò in cui crediamo, ovvero nel rugby come uno sport inclusivo e strumento di formazione per la vita».
L’occasione sarà doppia ma ci si potrebbe non fermare lì. «Sabato 12 settembre saremo in Piazza della Repubblica, probabilmente estendendo l’iniziativa, pensata in un primo momento per i piccolissimi del rugbytots dai due anni ai cinque e mezzo, anche ai più grandi fino alla Under 12. Domenica 13 poi l’impianto sportivo del rugby in via Mazzangrugno sarà aperto a tutti e per tutto il giorno, mattina e sera, senza limiti d’età. Stiamo peraltro valutando anche la possibilità di riproporre ogni sabato una formula di Open Day che dia l’opportunità a chi ne abbia voglia di provare il rugby, in una finestra oraria ben definita. In una fase in cui non possiamo, come eravamo soliti fare, andare nelle scuole a presentare questo sport, sarebbe la maniera di recuperare un legame importante».
Il tutto in attesa di avere certezze sulla ripresa delle attività agonistiche. «Speriamo prima possibile, anche se al momento sicurezze non ce ne sono. Restano le due ipotesi – ricominciare dal 18 ottobre o dal 29 novembre, ma vogliamo essere fiduciosi. Ad alto livello le due franchigie italiane del Pro-14 hanno ripreso a giocare, sia pure a porte chiuse, con i derby conclusivi della stagione interrotta. È un buon segnale per tutto il movimento, se loro hanno ripreso mano a mano ricominceremo anche noi».