JESI – Il Rugby Jesi 1970 perde contro Perugia e saluta la serie B. Disputata oggi la penultima giornata di campionato, l’ultima di fronte al pubblico del Campo Quaresima.
Resta solo una partita da giocare (domenica prossima a Modena) per chiudere la stagione e, complici i risultati di Arezzo e Viterbo, la retrocessione in serie C è matematica.
Coach Fagioli fa scendere in campo la migliore formazione disponibile, visti i tanti, troppi infortuni di questa stagione, con diversi giovani del vivaio di talento ma ancora poco esperti per una categoria così difficile e contro una formazione – Perugia – che va verso i playoff per la massima serie.
Jesi potrebbe aprire il match in vantaggio su punizione ma l’ovale prende il palo. Sul cambio di fronte sono i perugini ad andare a +3 al 6′. Al 13′ sempre gli ospiti mettono a segno la prima meta ma non realizzano (0-8).
I padroni di casa giocano per contenere gli avversari, che palla alla mano spingono verso la seconda meta (0-13) al 25′. Alla mezzora arrivano i primi punti del match per i Leoni: buona azione offensiva, dopo un out del Perugia, si riparte dalla mischia che costringe i perugini al fallo. Impossibile sbagliare per Iacob che mette a segno il calcio di punizione (3-13). Jesi aumenta il ritmo del gioco e cerca di penetrare la difesa perugina, ma al 34′ sono gli ospiti ad allungare ancora con la quarta meta, stavolta realizzata. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 3-20.
Nella ripresa arriva repentina la quinta meta del Perugia. Jesi disputa un buon secondo tempo, ma il punteggio non cambierà più: 3-27, che per Jesi significa restare a secco ancora una volta e rimanere a 17 punti, con lo spettro della retrocessione che si materializza quando arrivano i risultati da Firenze e da Arezzo: il Viterbo perde contro il Florentia ma conquista un punto, e anche se resta ultima poco importa perché il Vasari Arezzo conquista 5 punti e si porta a +7 in classifica su Jesi, che neppure in caso di vittoria dell’ultima giornata (domenica prossima a Modena) potrebbe salvarsi.
Nel giorno del triste verdetto, coach Mariano Fagioli fa una disamina del campionato che porta i Leoni di nuovo in serie C: «Peccato perché i ragazzi hanno dimostrato di poter stare in serie B tecnicamente, giocando un buon rugby – dice Fagioli -. Il punto debole è stata l’ingenuità, non siamo ancora pronti a sfruttare gli errori degli altri, che al contrario ti puniscono al primo sbaglio».
Poi c’è l’infermeria più trafficata del campo di gioco: «Gli infortuni contano ma fino ad un certo punto, anche il Perugia ne ha vissuti tanti in questa stagione eppure è seconda – spiega sempre il coach -. Per fare la serie B occorre una rosa molto ampia per essere pronti a far fronte alle assenze. Abbiamo perso lo scontro diretto ad Arezzo, poi tanti punti bonus lasciati andare, come pure la partita di andata contro Viterbo. Contro le dirette concorrenti abbiamo perso punti importanti che oggi rimpiangiamo..ma coi se coi ma non si risolve la situazione attuale. Il progetto della società resta comunque la cosa fondamentale, lavorare bene con le giovanili in modo da avere Under 16 e 18 in Elite, che abbiano già affrontato campionati più competitivi. La prima squadra accoglie così giocatori reattivi, che già pensano velocemente e giocano ad alti ritmi. Noi abbiamo pagato questo gap, l’essere più lenti nel gioco rispetto alle altre squadre del girone».
Il pubblico ha salutato la squadra che domenica 7 maggio andrà in trasferta a Modena: vincere vorrebbe dire mantenere il penultimo posto e sperare nel ripescaggio, che è solo una eventualità per non retrocedere ma non è poi così fantasiosa.
RUGBY JESI 1970 – CUS PERUGIA: 3-27 (primo tempo 3-20)
RUGBY JESI 1970: Feliciani, Frick (Ramazzotti), Santarelli, Cappuccini, Pierpaoli, Iacob, Pirliteanu, Loccioni, Albani, Santolini, De Pascale (Piccinini), Compagnucci (Sandroni), Bimbo (Santoni), Liberatore (Piergirolami), Riccobono (Bruciaferri E.). A disp. Marinelli. Coach Mariano Fagioli