Jesi-Fabriano

Rugby Jesi, tutta la voglia di crescere degli Under 14: «Da loro la spinta giusta»

Il tecnico Matteo Marinelli: «Si vede tutta la voglia e il bisogno che questi giovani hanno di condivisione, di crescere in un gruppo e una società che si danno degli obiettivi e lavorano per ottenerli»

Matteo Marinelli, primo in piedi da destra, con la Under 14 del Rugby Jesi 70

JESI – «Qualche timore c’era. Ma dai ragazzi sono venuti fuori tutto il loro entusiasmo e la voglia di stare insieme: sono loro per primi a darci la spinta per superare le difficoltà». Parola di Matteo Marinelli, allenatore dei giovani leoni Under 14 del Rugby Jesi ’70.

«Un gruppo di diciotto ragazzi – spiega Marinelli – che per la maggior parte sono cresciuti insieme sin da piccolissimi, molto affiatati. Amici, oltre che compagni di squadra. Lavoro con loro da un paio d’anni, dopo dieci trascorsi nella società di Falconara dove, insieme a Mariano Fagioli, abbiamo coordinato il settore giovanile e anche la prima squadra. Poi il ritorno a Jesi. Con me, ci sono nello staff della Under 14 Matteo Mancinelli e Fabio Della Lunga. Matteo è stato uno dei miei primi allievi: faceva parte del gruppo che seguivo quando ho iniziato ad allenare. Fabio è arrivato con me da Falconara, dove è stato uno dei fondatori, e fa con noi un importante lavoro di counselor, per fare crescere i ragazzi non solo come giocatori ma in primo luogo come persone».

Matteo Marinelli

E in questo senso proprio l’imprevedibile ostacolo che ci si è dovuti trovare davanti nell’ultimo anno, con la pandemia e le difficoltà che sta comportando per l’attività sportiva, può rappresentare una sfida preziosa. «Ero preoccupato, non lo nego – dice Marinelli – ma sono stati proprio loro a darci per primi gli stimoli giusti. E ne è venuto fuori un bel momento, nonostante i problemi. Il periodo di lontananza ha fatto emergere tutta la voglia di stare insieme. E noi abbiamo potuto spostare l’attenzione, invece che sul tradizionale obiettivo campionato delle annate precedenti, sul miglioramento personale e non solo tecnico».

Prosegue il tecnico della Under 14 jesina: «Si vede tutta la voglia e il bisogno che questi giovani hanno di condivisione, di crescere in un gruppo e una società che si danno degli obiettivi e lavorano per ottenerli. In una fase come l’attuale è proprio questo ciò che manca di più ed è proprio a incontrare queste sensazioni che serve lo sport».

Il consiglio, da parte di Marinelli, è conseguente: «L’attività sportiva, a differenza di altri impegni che ti mette davanti la vita, è una libera scelta. E allora deve diventare una passione che, in quanto tale, vale la pena di essere vissuta al massimo dell’impegno».