Jesi-Fabriano

Schiamazzi e sporcizia a Castelbellino Stazione, i residenti sul piede di guerra

Gli abitanti di via Ugo la Malfa, viale Papa Giovanni XXIII, via Nenni e via Don Minzoni formalizzano un esposto per molestia e disturbo della quiete pubblica a Sindaco, Questore, Prefetto, Commissariato di Polizia e Comando dei Carabinieri

Atti vandalici a Castelbellino Stazione

CASTELBELLINO – Molestie, rumori, schiamazzi e degrado. Così i residenti di via Ugo la Malfa, viale Papa Giovanni XXIII, via Nenni e via Don Minzoni di Castelbellino Stazione descrivono la situazione dell’area in prossimità del parco Le Querce, presentando un esposto  a Comune, Questore, Prefetto, Commissariato di Polizia e comando dei Carabinieri per disturbo della quiete pubblica. Una trentina le famiglie che hanno sottoscritto il documento, spedito ufficialmente due giorni da.

Più precisamente i residenti, esasperati ormai da tempo, denunciano «la presenza di numerosi minorenni, provenienti anche dai limitrofi Comuni e frazioni, che a partire dalle ore 15 di ogni giorno e sino alle 1 di notte e nei fine settimana sino alla mattina, a bordo dei propri ciclomotori, molti dei quali con terminale di scarico alterato/modificato e quindi molto rumoroso, sfrecciano a tutto gas lungo tutta Via Ugo la Malfa, il più delle volte con la ruota anteriore sollevata, con più persone a bordo degli stessi mezzi ed anche senza indossare il casco, nonché nella sottostante Viale Papa Giovanni XXIII anche in senso vietato, producendo schiamazzi, urla, bestemmie e rumori di ogni genere che, per la loro durata, intensità, modalità e per le circostanze di tempo e luogo, impediscono letteralmente ogni attività domestica e rendono inoltre impossibile il sonno ed il riposo».

Non solo, si segnala inoltre «il degrado del parco pubblico “Le Querce”, totalmente invaso di carte di ogni genere, lattine vuote, vetri di bottiglie rotte, nonché il danneggiamento delle strutture di uso giochi per bambini e cartelli stradali, cartelli pubblicitari divelti e cosa ancor più grave, la presenza di alcune siringhe usate, rendendo inaccessibile e pericoloso l’uso dell’area pubblica ai numerosi bambini ed anziani residenti».

Muri deturpati a Castelbellino Stazione

Si fa poi riferimento alla presenza di una struttura comunale data in gestione a privato ad uso bar, con ingresso principale dal Viale Papa Giovanni XXIII, ricordando quanto accaduto lo scorso 21 luglio.  «Nonostante le numerose lamentele per schiamazzi al Comune – evidenziano sempre i residenti -, lo stesso autorizzava il gestore del bar ad organizzare una serata, con musica ad alto volume dalle 22 fino alle 2, riunendo circa 150 ragazzi, per maggioranza minorenni, molti dei quali in evidente stato di ubriachezza a fine serata, tanto da costringere i residenti a numerose segnalazioni alle forze dell’ordine, costrette anche a intervenire per sedare una rissa».

Siringhe al parco Le Querce di Castelbellino Stazione

«I fastidi e i rumori – scrivono i firmatari dell’esposto – sono tali da non consentire più ai denuncianti ed ai propri familiari di attendere alle normali occupazioni, al riposo ed alla tranquillità  e possono ben configurare la costituzione dell’illecito amministrativo previsto ai sensi della legge 28 aprile 2014, n.67, art. 2 lettera B comma 2, di delega al Governo per la riforma delle sanzioni penali, precedentemente disciplinato dall’art. 659 c.p. il cui testo recita: “Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309″».

Cosa fare? I residenti lanciano alcune idee: «Alla luce dei fatti sopraesposti, i sottoscritti possono trovare utile come possibile soluzione per risolvere il problema , l’istallazione di telecamere e cartelli indicanti che l’area è videosorvegliata, nonché di una luce che illumini l’angolo dell’ingresso del parco da Via Ugo La Malfa, punto strategico di affollamento, o meglio ancora, riuscire a portare la movida dei giovani presso il “parco fluviale”, adiacente via Madonna del Piano, dove la prima abitazione dista non meno di un km». Ora si attende la risposta dell’amministrazione comunale.